Il tratto davvero incontestabile della rivoluzione è l'irruzione violenta delle masse negli avvenimenti storici (L.D. Trotsky, Storia della rivoluzione russa)

Fascismo, Guerra in Ucraina

La crescita delle unità ucraine dell’Azov segue le orme delle Waffen SS

Credit: Reuters

Le pagi­ne web dei more­ni­sti (vec­chi e nuo­vi) asso­mi­glia­no sem­pre più a bol­let­ti­ni del­la Nato. Uno dei con­cet­ti ricor­ren­ti nei loro arti­co­li è la glo­ri­fi­ca­zio­ne del­la c.d. “eroi­ca resi­sten­za ucrai­na”. Ovvia­men­te, sul­l’al­ta­re del­la loro rus­so­fo­bia, lascia­no nel­l’in­de­ter­mi­na­tez­za que­st’e­spres­sio­ne. Tal­vol­ta, uti­liz­za­no addi­rit­tu­ra in manie­ra grot­te­sca il paral­le­lo con i mili­tan­ti del­la Resi­sten­za con­tro il nazi­fa­sci­smo duran­te la Secon­da Guer­ra mon­dia­le, lascian­do così inten­de­re agli sprov­ve­du­ti che in Ucrai­na vi sia una “guer­ra di popo­lo” con­tro “l’in­va­so­re russo”.
In real­tà, la vera eroi­ca Resi­sten­za ucrai­na è quel­la degli oltre 100.000 diser­to­ri (que­ste sono solo le cifre uffi­cia­li: inve­ce, diver­se fon­ti fan­no sti­me mol­to più ele­va­te); dei 4,5 milio­ni che sono riu­sci­ti a fug­gi­re ver­so i Pae­si euro­pei e mol­ti ver­so la stes­sa Rus­sia; quel­la del­le cen­ti­na­ia che ten­ta­no la fuga ogni gior­no attra­ver­so le Car­pa­zia moren­do assi­de­ra­ti sul­la zona mon­tuo­sa o anne­ga­ti nel­le acque impe­tuo­se e geli­de del fiu­me Tysa, oppu­re ammaz­za­ti come cani a fuci­la­te dal­le guar­die di fron­tie­ra di Kiev, e del­le deci­ne di miglia­ia che sono riu­sci­ti nel­l’im­pre­sa gra­zie ai “pas­seur”; quel­la degli uomi­ni in età di leva segre­ga­ti in casa per pau­ra di esse­re rapi­ti nel­le stra­de dai ner­bo­ru­ti uomi­ni del TCC (l’uf­fi­cio arruo­la­men­to for­za­to) che gira­no su fur­gon­ci­ni alla ricer­ca di pove­rac­ci da man­da­re al fron­te men­tre i figli degli oli­gar­chi vivo­no indi­stur­ba­ti nel lus­so; quel­la del­le don­ne che lot­ta­no dispe­ra­ta­men­te con­tro que­sti bru­ti per sot­trar­re loro i mari­ti e i figli seque­stra­ti dagli arruo­la­to­ri; quel­la dei sol­da­ti che quan­do ten­ta­no di arren­der­si per non mori­re sot­to il fuo­co dei rus­si, muo­io­no inve­ce fred­da­ti alle spal­le dai loro san­gui­na­ri com­mi­li­to­ni del­le trup­pe d’é­li­te di Zelen­s’­kyj; e, in defi­ni­ti­va, quel­la sfor­tu­na­ta dei cir­ca 800.000 mor­ti e mutilati.
È que­sta l’au­ten­ti­ca eroi­ca resi­sten­za ucrai­na, non già quel­la glo­ri­fi­ca­ta dai more­ni­sti (vec­chi e nuo­vi), quel­la cioè dei neo­na­zi­sti del Bat­ta­glio­ne Azov e degli altri grup­pi para­mi­li­ta­ri fasci­sti e supre­ma­ti­sti (il Bat­ta­glio­ne “Car­pa­thian Sich”, oppu­re il Reg­gi­men­to “Lupi Da Vin­ci”), ormai inte­gra­ti nel­le trup­pe rego­la­ri di Kiev.
Ce ne par­la que­sto docu­men­ta­tis­si­mo arti­co­lo del sito “Moon of Ala­ba­ma” che pre­sen­tia­mo ai nostri let­to­ri tra­dot­to in italiano.
Buo­na lettura.
La redazione

La crescita delle unità ucraine dell’Azov segue le orme delle Waffen‑SS


Bernhard 

 

L’ascesa del nazi­smo in Ger­ma­nia fu accom­pa­gna­ta dal­la nasci­ta di mili­zie arma­te. Esse veni­va­no uti­liz­za­te per com­bat­te­re par­ti­ti poli­ti­ci e grup­pi para­mi­li­ta­ri avver­sa­ri. Era­no spietate.
Que­ste uni­tà furo­no in segui­to cono­sciu­te come Waffen‑SS:

«Dopo il rila­scio dal­la pri­gio­ne, Hitler deci­se che ave­va biso­gno di un grup­po para­mi­li­ta­re che pro­teg­ges­se la sua per­so­na. Quel grup­po dove­va esse­re fede­le e lea­le solo a lui, anche per pro­teg­ger­lo da pos­si­bi­li intri­ghi del­le SA. Hitler isti­tuì quin­di una guar­dia del cor­po per­so­na­le nel­la sua cit­tà nata­le, Mona­co di Bavie­ra. Ini­zial­men­te que­sto grup­po era com­po­sto da soli die­ci uomi­ni e un uffi­cia­le. Il nome ini­zia­le era “Stoß­trup­pe Hitler” (Trup­pe d’assalto Hitler). Anche in que­sto caso il nome deri­va­va dai grup­pi d’assalto del­le divi­sio­ni del­la Pri­ma Guer­ra­mon­dia­le. Suc­ces­si­va­men­te fu ribat­tez­za­to “Schu­tz Staf­fel” (SS o Squa­dra di pro­te­zio­ne). […] Nel 1932 le SS con­ta­va­no cir­ca 30.000 uomi­ni. […] Nel mar­zo 1935 Hitler denun­ciò il Trat­ta­to di Ver­sail­les e annun­ciò l’espansione dell’esercito tede­sco e la for­ma­zio­ne del­le SS Ver­fü­gung­strup­pen (SS VT o trup­pe spe­cia­li del­le SS) come nucleo di una divi­sio­ne mili­ta­re com­ple­ta. Que­sta uni­tà era finan­zia­ta dal bilan­cio del­la poli­zia per con­tra­sta­re even­tua­li timo­ri dell’esercito».

Dopo l’inizio del­la guer­ra, il “male arma­to” creb­be ulte­rior­men­te:

«Nel 1939 era­no sta­ti orga­niz­za­ti quat­tro reg­gi­men­ti (Stan­dar­ten). […] Duran­te l’inverno e la pri­ma­ve­ra suc­ces­si­vi, i reg­gi­men­ti che ave­va­no com­bat­tu­to in Polo­nia furo­no amplia­ti in bri­ga­te e suc­ces­si­va­men­te in divi­sio­ni. […] Que­ste tre divi­sio­ni dove­va­no costi­tui­re il nucleo del­le Waffen‑SS nel­la sua suc­ces­si­va rapi­da espan­sio­ne. Alla fine del 1940, le Waffen‑SS con­ta­va­no poco più di 150.000 uomi­ni. Nel giu­gno 1944 era­no già 594.000. Con­ce­pi­te come for­za d’élite, le Waffen‑SS fini­ro­no per evol­ver­si, a cau­sa del­le esi­gen­ze del­la guer­ra, dal con­cet­to ori­gi­na­rio di orga­niz­za­zio­ne mili­ta­re del­le SS, intri­sa di ideo­lo­gia nazi­sta e fedel­tà a Hitler, in una for­za mul­ti­lin­gue dall’efficacia bel­li­ca sem­pre più ridot­ta. Le Waffen‑SS non face­va­no par­te dell’esercito rego­la­re. Ave­va­no risor­se finan­zia­rie pro­prie. Reclu­ta­va­no e adde­stra­va­no i pro­pri uffi­cia­li attra­ver­so le orga­niz­za­zio­ni gio­va­ni­li nazi­ste. Era­no “veri cre­den­ti”».

Ci sono mol­ti paral­le­li­smi tra l’ascesa del­le Waffen‑SS e la for­ma­zio­ne nazi­sta ucrai­na nota come Azov.
Il grup­po Azov è nato come una vio­len­ta ban­da di tep­pi­sti a Khar­kov. Mesco­la­va mito­lo­gia nor­di­ca e ideo­lo­gia nazi­sta. Ha tro­va­to ric­chi oli­gar­chi dispo­sti a finan­ziar­lo e in cam­bio ha for­ni­to loro la for­za neces­sa­ria per risol­ve­re i “con­flit­ti com­mer­cia­li”. Ha una pro­pria orga­niz­za­zio­ne gio­va­ni­le e una rete inter­na­zio­na­le.
Già nel 2014, dopo che gli Sta­ti Uni­ti ave­va­no isti­ga­to un col­po di sta­to con­tro il gover­no elet­to dell’Ucraina, il retro­ter­ra fasci­sta del nuo­vo gover­no era evi­den­te. Il pri­mo mini­stro Yatse­nyuk, scel­to da Vic­to­ria Nuland del Dipar­ti­men­to di Sta­to, defi­nì “subu­ma­ni”, ovve­ro Unter­men­schen in ger­go nazi­sta, le per­so­ne di lin­gua rus­sa dell’Ucraina orien­ta­le che gli si opponevano.
Nel dicem­bre 2014 la BBC(!) mise in guar­dia dal­la cre­scen­te minac­cia nazi­sta in Ucraina:

«Gli ultra­na­zio­na­li­sti han­no dimo­stra­to di esse­re com­bat­ten­ti effi­ca­ci e dedi­ti alla cau­sa nel­la bru­ta­le guer­ra nell’est del Pae­se con­tro i sepa­ra­ti­sti soste­nu­ti dal­la Rus­sia e le for­ze rus­se, tra cui figu­ra anche un nutri­to con­tin­gen­te dell’estrema destra rus­sa. Di con­se­guen­za, han­no rag­giun­to un cer­to gra­do di con­sen­so, anche se la mag­gior par­te degli ucrai­ni non cono­sce le loro rea­li con­vin­zio­ni. Il bat­ta­glio­ne volon­ta­rio Azov ne è un esem­pio cal­zan­te. Gesti­to dall’organizzazione estre­mi­sta Patrio­ti dell’Ucraina, che con­si­de­ra gli ebrei e altre mino­ran­ze “subu­ma­ni” ed estra­nei e invo­ca una cro­cia­ta bian­ca e cri­stia­na con­tro di loro, sfog­gia tre sim­bo­li nazi­sti sul­le sue inse­gne: un Unci­no del Lupo modi­fi­ca­to, un sole nero (o “Haken­son­ne”) e l’appellativo Black Corps, usa­to dal­le Waf­fen SS. Azov è solo uno degli oltre 50 grup­pi di volon­ta­ri che com­bat­to­no nell’est, la stra­gran­de mag­gio­ran­za dei qua­li non è estre­mi­sta, ma sem­bra gode­re di un soste­gno spe­cia­le da par­te di alcu­ni alti funzionari:

  • Il mini­stro dell’Interno Arsen Ava­kov e il suo vice Anton Gera­sh­chen­ko han­no soste­nu­to atti­va­men­te la can­di­da­tu­ra al par­la­men­to di Andriy Bile­tsky, coman­dan­te di Azov e dei Patrio­ti dell’Ucraina
  • Vadim Troyan, un altro alto fun­zio­na­rio di Azov e mem­bro dei Patrio­ti dell’Ucraina, è sta­to recen­te­men­te nomi­na­to capo del­la poli­zia del­la regio­ne di Kiev
  • Anche Koro­t­ky­kh è mem­bro di Azov

I media ucrai­ni han­no man­te­nu­to un silen­zio signi­fi­ca­ti­vo su que­sto argo­men­to. […] Seb­be­ne l’Ucraina non sia affat­to gover­na­ta dai fasci­sti, gli estre­mi­sti dell’ultradestra sem­bra­no far­si stra­da con altri mez­zi, come nel dipar­ti­men­to di poli­zia del Pae­se. L’opinione pub­bli­ca ucrai­na è gra­ve­men­te disin­for­ma­ta al riguar­do. La doman­da è: per­ché nes­su­no vuo­le informarla?».

Un anno dopo il col­po di Sta­to del 2014, la CIA ini­ziò ad adde­stra­re segre­ta­men­te grup­pi para­mi­li­ta­ri ucrai­ni per una rivol­ta con­tro un’eventuale inva­sio­ne russa:

«Secon­do cin­que ex fun­zio­na­ri dei ser­vi­zi segre­ti e del­la sicu­rez­za nazio­na­le a cono­scen­za dell’iniziativa, la CIA sta super­vi­sio­nan­do un pro­gram­ma di adde­stra­men­to inten­si­vo segre­to negli Sta­ti Uni­ti per le for­ze spe­cia­li ucrai­ne d’élite e altro per­so­na­le dei ser­vi­zi segre­ti. Il pro­gram­ma, avvia­to nel 2015, ha sede in una strut­tu­ra segre­ta nel sud degli Sta­ti Uni­ti, secon­do alcu­ni di que­sti funzionari».

Fra i tiro­ci­nan­ti figu­ra­va­no uni­tà Azov:

«Nono­stan­te il nazi­smo tal­vol­ta aper­ta­men­te dichia­ra­to – il suo ex coman­dan­te una vol­ta affer­mò che la “mis­sio­ne sto­ri­ca” dell’Ucraina è quel­la di “gui­da­re le raz­ze bian­che del mon­do in una cro­cia­ta fina­le per la loro soprav­vi­ven­za” in “una cro­cia­ta con­tro gli Unter­men­schen gui­da­ti dai semi­ti” – Azov è sta­to incor­po­ra­to nel­la Guar­dia Nazio­na­le del Pae­se nel 2014, gra­zie alla sua effi­ca­cia nel­la lot­ta con­tro i sepa­ra­ti­sti rus­si. Armi sta­tu­ni­ten­si sono sta­te for­ni­te alla mili­zia, fun­zio­na­ri mili­ta­ri del­la NATO e degli Sta­ti Uni­ti sono sta­ti foto­gra­fa­ti men­tre incon­tra­va­no i mem­bri del­la mili­zia, e que­sti ulti­mi han­no par­la­to del loro lavo­ro con gli adde­stra­to­ri sta­tu­ni­ten­si e del­la man­can­za di con­trol­li sui pre­ce­den­ti pena­li per esclu­de­re i supre­ma­ti­sti bian­chi. Con­si­de­ra­to tut­to ciò, sareb­be dav­ve­ro sor­pren­den­te se i neo­na­zi­sti di Azov non sia­no sta­ti adde­stra­ti nel pro­gram­ma clan­de­sti­no del­la CIA per crea­re insur­re­zio­ni. E stia­mo già veden­do i pri­mi segni di un con­trac­col­po».

Nel 2022, tre gior­ni dopo l’inizio dell’operazione mili­ta­re rus­sa in Ucrai­na, ave­vo avver­ti­to che que­ste uni­tà sareb­be­ro tor­na­te a minac­cia­re l’Occidente:

«Il soste­gno del­la CIA ai nazi­sti ucrai­ni ha una lun­ga storia.
Edi­to­ria­le: La CIA ha già soste­nu­to in pas­sa­to gli insor­ti ucrai­ni. Impa­ria­mo da que­gli erro­riLA Times
Una nuo­va insur­re­zio­ne nazi­sta nell’Europa orien­ta­le è un’idea par­ti­co­lar­men­te infe­li­ce. Grup­pi fasci­sti pro­ve­nien­ti da ogni dove si uni­reb­be­ro alla cau­sa. Tra qual­che anno potreb­be por­ta­re al ter­ro­re nazi­sta in mol­ti Pae­si euro­pei. Non abbia­mo dav­ve­ro impa­ra­to nul­la dal­la guer­ra in Siria e dal­la cam­pa­gna con­tro l’ISIS?».

Nel frat­tem­po, i media “occi­den­ta­li” che in pre­ce­den­za ave­va­no con­dan­na­to le uni­tà nazi­ste in Ucrai­na han­no ini­zia­to a ria­bi­li­tar­le:

«Recen­te­men­te il New York Times, come mol­ti altri media “occi­den­ta­li”, ha cam­bia­to la sua nar­ra­zio­ne quan­do ha rife­ri­to sul bat­ta­glio­ne fasci­sta ucrai­no Azov. Quel­la che una vol­ta era “un’organizzazione para­mi­li­ta­re neo­na­zi­sta ucrai­na”, che per­si­no l’FBI defi­ni­va nota per la sua “asso­cia­zio­ne con l’ideologia neo­na­zi­sta”, è sta­ta dap­pri­ma ribat­tez­za­ta sem­pli­ce­men­te “estre­ma destra”, per poi diven­ta­re una nor­ma­le “uni­tà dell’esercito ucrai­no”».

Men­tre pro­pa­gan­da­va­no le uni­tà nazi­ste, i media han­no taciu­to i peri­co­li del­la loro crescita:

«Duran­te la guer­ra, Azov è cre­sciu­ta gra­zie al reclu­ta­men­to atti­vo, par­ten­do dal­le dimen­sio­ni di “Bat­ta­glio­ne Azov, un’organizzazione para­mi­li­ta­re neo­na­zi­sta ucrai­na” fino a diven­ta­re il Reg­gi­men­to Azov e, dopo la scon­fit­ta a Mariu­pol, un’unità del­le dimen­sio­ni di una bri­ga­ta».

Da allo­ra, come già in pre­ce­den­za le Waffen‑SS, ha con­ti­nua­to a cre­sce­re e ora ha rag­giun­to le dimen­sio­ni di un cor­po d’armata:

«La pri­ma for­ma­zio­ne di un cor­po d’armata all’interno del­la Guar­dia Nazio­na­le è ora una real­tà. Il 15 apri­le 2025, la Bri­ga­ta Azov, insie­me ad altre uni­tà del­la Guar­dia Nazio­na­le, ha annun­cia­to uffi­cial­men­te la costi­tu­zio­ne del nuo­vo 1° Cor­po “Azov” del­la Guar­dia Nazio­na­le Ucrai­na, segnan­do la crea­zio­ne del pri­mo cor­po ope­ra­ti­vo del­la Guar­dia. La for­ma­zio­ne di un cor­po basa­to sul­la 12ª Bri­ga­ta Ope­ra­zio­ni Spe­cia­li “Azov” era atte­sa da mol­ti mesi».

La 12ª Bri­ga­ta, ora 1° Cor­po d’armata Azov, è la prin­ci­pa­le uni­tà fasci­sta del­la Guar­dia Nazio­na­le. Ha avu­to le risor­se e il tem­po per cele­bra­re il suo nuo­vo sta­tus con un video pro­pa­gan­di­sti­co di 3 minu­ti e 48 secondi.
Un’altra uni­tà Azov, la 3ª Bri­ga­ta, fa par­te dell’esercito rego­la­re ucrai­no. Anche que­sta è desti­na­ta a diven­ta­re un cor­po d’armata:

«Secon­do Yuriy Butu­sov, la 3ª Bri­ga­ta d’Assalto sarà rior­ga­niz­za­ta nel 3° Cor­po d’Armata. La nuo­va for­ma­zio­ne sarà gui­da­ta nien­te­me­no che da Andriy Bile­tsky, fon­da­to­re del­la bri­ga­ta e del movi­men­to Azov».

Nel­le for­ma­zio­ni NATO un cor­po con­ta tra i 20.000 e i 45.000 sol­da­ti. Seb­be­ne quel­li di recen­te for­ma­zio­ne in Ucrai­na sia­no attual­men­te anco­ra più pic­co­li, la loro desi­gna­zio­ne come cor­pi indi­ca un’ulteriore crescita.
Que­ste for­ze diven­te­ran­no un gra­ve peri­co­lo per l’Europa:

Tho­mas Fazi @battleforeurope – 9:45 UTC · 16 apri­le 2025
«Un eser­ci­to for­te­men­te nazi­fi­ca­to pro­prio al con­fi­ne dell’UE che si rivol­te­rà con­tro i Pae­si euro­pei per aver­li “pugna­la­ti alle spal­le” non appe­na la guer­ra sarà fini­ta. L’Ucraina è la vera minac­cia alla sicu­rez­za dell’Europa, non la Rus­sia».

Un pri­mo assag­gio del­la rea­zio­ne nega­ti­va susci­ta­ta dal soste­gno occi­den­ta­le ai nazi­sti in Ucrai­na si è avu­to con un ten­ta­ti­vo di assas­si­nio con­tro l’allora can­di­da­to alla pre­si­den­za Donald Trump:

«Ieri un fer­ven­te soste­ni­to­re sta­tu­ni­ten­se dei fasci­sti in Ucrai­na ha ten­ta­to di assas­si­na­re il can­di­da­to repub­bli­ca­no alla pre­si­den­za Donald Trump:
Jack Poso US @JackPosobiec – 1:39 UTC · 16 set­tem­bre 2024
ESCLUSIVO: Ryan Routh, l’attentatore di Trump, è appar­so in un video di pro­pa­gan­da dell’AZOV BATTALLION nel mag­gio 2022.
Video incor­po­ra­to
Routh, trop­po anzia­no per com­bat­te­re, ave­va cer­ca­to di con­trat­ta­re mer­ce­na­ri stra­nie­ri per com­bat­te­re dal­la par­te dei fasci­sti in Ucrai­na. Ovvia­men­te ave­va pre­so di mira Trump per­ché que­sti ave­va pro­mes­so di por­re fine alla guer­ra in Ucrai­na».

Come vado avver­ten­do da anni:

«È pro­ba­bi­le che si veri­fi­chi­no mol­ti altri inci­den­ti simi­li, soprat­tut­to in Europa».


(Tra­du­zio­ne dal­l’in­gle­se di Erne­sto Russo)