Il tratto davvero incontestabile della rivoluzione è l'irruzione violenta delle masse negli avvenimenti storici (L.D. Trotsky, Storia della rivoluzione russa)

Guerra in Ucraina, Imperialismo e guerre imperialiste

Il teatrino degli “stivali sul terreno” nasconde la rabbiosa impotenza degli spocchiosi europei

Men­tre sta ter­mi­nan­do nel peg­gio­re dei modi, con per­di­te supe­rio­ri a 65.000 mili­ta­ri, l’av­ven­tu­ra ucrai­na del­l’in­va­sio­ne del­la regio­ne rus­sa di Kur­sk — un’o­pe­ra­zio­ne che non ave­va nes­sun sen­so dal pun­to di vista mili­ta­re e che ha con­tri­bui­to ad inde­bo­li­re i fron­ti del Don­bas, favo­ren­do l’a­van­za­ta rus­sa — le can­cel­le­rie euro­pee, orfa­ne del soste­gno sta­tu­ni­ten­se, stan­no viven­do una fase segna­ta dal­l’i­ste­ria guer­ra­fon­da­ia. Essen­do sta­te inca­pa­ci in que­sti ulti­mi tre anni di assu­me­re un’i­ni­zia­ti­va diplo­ma­ti­ca auto­no­ma che la sgan­cias­se dal­la posi­zio­ne aggres­si­va del­l’am­mi­ni­stra­zio­ne Biden e del­la Nato, oggi sono costret­te a pro­se­gui­re in loro vece la guer­ra per pro­cu­ra con­tro la Rus­sia: per que­sto stan­no ela­bo­ra­no pia­ni mili­ta­ri per l’in­vio di trup­pe in Ucraina.
Di que­sti pia­ni, incer­ti nel­la pre­pa­ra­zio­ne e nel­le pos­si­bi­li con­se­guen­ze, ci par­la Sim­pli­cius nel­l’ar­ti­co­lo che pre­sen­tia­mo tra­dot­to in italiano.
Buo­na lettura.
La redazione

Il teatrino degli “stivali sul terreno” nasconde la rabbiosa impotenza degli spocchiosi europei


Sim­pli­cius

 

Stia­mo ini­zian­do a intra­ve­de­re i con­tor­ni del pia­no del­lo sta­to pro­fon­do euro­peo per impe­di­re alla Rus­sia di con­qui­sta­re l’U­crai­na. Macron e Star­mer ora stan­no cer­can­do dispe­ra­ta­men­te di far pas­sa­re l’i­ni­zia­ti­va “boo­ts-on-ground” [sti­va­li sul ter­re­no: N.d.T.] in modo deli­be­ra­ta­men­te con­fu­so. Ne stan­no par­lan­do come se fos­se qual­co­sa che dovreb­be avve­ni­re solo nel momen­to in cui si rag­giun­ge un accor­do sul­la com­ple­ta ces­sa­zio­ne del con­flit­to. Ma in real­tà, sem­bra sem­pre più che inten­da­no intro­dur­re a for­za le trup­pe nel più bre­ve tem­po pos­si­bi­le, per impe­di­re alla Rus­sia di avan­za­re ulteriormente.
Dovrem­mo quin­di cre­de­re che il tan­to pub­bli­ciz­za­to “ces­sa­te il fuo­co di 30 gior­ni” sia una sor­ta di test di affi­da­bi­li­tà per la Rus­sia, affin­ché “dimo­stri” il suo impe­gno a por­re fine al con­flit­to. In real­tà, sem­bra esse­re un truc­co pro­get­ta­to per invia­re trup­pe euro­pee con l’o­biet­ti­vo di met­te­re imme­dia­ta­men­te in sicu­rez­za le zone più sen­si­bi­li del­l’U­crai­na e dis­sua­de­re la Rus­sia da ulte­rio­ri avanzamenti.
Star­mer ha dato il via que­sta set­ti­ma­na con l’an­nun­cio che l’ac­cor­do sul­le trup­pe ha rag­giun­to una “fase ope­ra­ti­va” di discussione:

Il pri­mo mini­stro bri­tan­ni­co Keir Star­mer ha annun­cia­to che i lea­der euro­pei del­la dife­sa e del­l’e­ser­ci­to si incon­tre­ran­no gio­ve­dì a Lon­dra, poi­ché la pia­ni­fi­ca­zio­ne di una mis­sio­ne di man­te­ni­men­to del­la pace in Ucrai­na entra in una “fase ope­ra­ti­va” con oltre una doz­zi­na di pae­si che han­no accet­ta­to di par­te­ci­pa­re a tale missione.

Macron ha quin­di pre­so la pal­la al bal­zo e amplia­to l’im­po­ten­te minaccia:

I pae­si euro­pei che accet­ta­no di invia­re un con­tin­gen­te mili­ta­re in Ucrai­na, pre­su­mi­bil­men­te per una mis­sio­ne di osser­va­zio­ne, pos­so­no far­lo sen­za il con­sen­so del­la Rus­sia, ha dichia­ra­to il pre­si­den­te fran­ce­se Emma­nuel Macron in un’in­ter­vi­sta a Le Parisien.
“L’U­crai­na è un Pae­se sovra­no. Se chie­de la pre­sen­za di trup­pe allea­te sul suo ter­ri­to­rio, non spet­ta alla Rus­sia deci­de­re se accet­ta­re o meno”, ha detto.
Secon­do il quo­ti­dia­no, il pia­no fran­co-bri­tan­ni­co di invia­re le cosid­det­te for­ze di pace in Ucrai­na è in fase di approvazione.

In un’in­ter­vi­sta a Le Pari­sien, Macron sem­bra aver sve­la­to il gio­co, lascian­do inten­de­re che pic­co­li grup­pi di trup­pe sareb­be­ro sta­ti inse­ri­ti nel­le cit­tà chia­ve con o sen­za il per­mes­so del­la Rus­sia, pur­ché l’U­crai­na “ne fac­cia richiesta”:

Macron ha dichia­ra­to a Le Pari­sien che l’Eu­ro­pa potreb­be invia­re trup­pe in Ucrai­na sen­za il con­sen­so del­la Rus­sia. Il pia­no fran­co-bri­tan­ni­co inte­res­sa già diver­si pae­si. L’o­biet­ti­vo non è una mas­sa di sol­da­ti, ma qual­che miglia­io per l’ad­de­stra­men­to a Kiev, Odes­sa, Leo­po­li. È il nostro soste­gno. L’U­crai­na è sovra­na e Putin non ha voce in capi­to­lo, ha sottolineato.

Nota­te l’am­bi­gui­tà deli­be­ra­ta: né Star­mer né Macron men­zio­na­no espli­ci­ta­men­te duran­te qua­le “ces­sa­te il fuo­co”, pre­ci­sa­men­te, que­sta coa­li­zio­ne ver­reb­be atti­va­ta. Macron si limi­ta a sug­ge­ri­re che lo sareb­be se “l’U­crai­na lo chie­des­se”. L’im­pli­ca­zio­ne è che se l’U­crai­na doves­se “chie­de­re” l’in­vio di que­ste trup­pe anche duran­te il ces­sa­te il fuo­co ini­zia­le di 30 gior­ni “in buo­na fede”, gli euro­pei han­no in pro­gram­ma di ave­re con­tin­gen­ti pron­ti a esse­re invia­ti. Ciò sem­bra par­ti­co­lar­men­te pro­ba­bi­le dato che Zelen­sky ieri ha dichia­ra­to pub­bli­ca­men­te che i 30 gior­ni sono in real­tà trop­po bre­vi e, a cau­sa del coin­vol­gi­men­to di altre nazio­ni euro­pee, un “ces­sa­te il fuo­co” ini­zia­le più lun­go è l’ideale.

Anco­ra una vol­ta, è chia­ro che il fal­so ces­sa­te il fuo­co di 30 gior­ni è una trap­po­la per la Rus­sia, pro­get­ta­ta per rifor­ni­re imme­dia­ta­men­te l’U­crai­na di armi e poten­zial­men­te di trup­pe euro­pee, se si riu­sci­rà a rag­giun­ge­re un con­sen­so in tempo.
Tut­to que­sto è nor­ma­le per i let­to­ri di vec­chia data, poi­ché ave­va­mo pre­vi­sto già nel 2023 che la fase fina­le del­la guer­ra sareb­be anda­ta esat­ta­men­te in que­sta dire­zio­ne. Ma l’im­prov­vi­sa urgen­za offre un pun­to di vista inte­res­san­te, poi­ché sem­bra sug­ge­ri­re che la situa­zio­ne del­l’U­crai­na sia più gra­ve di quan­to si lasci inten­de­re. Ricor­dia­mo tut­ti i discor­si sul crol­lo esti­vo: è pos­si­bi­le che gli euro­pei sap­pia­no che una nuo­va serie di offen­si­ve rus­se dal­la pri­ma­ve­ra all’e­sta­te potreb­be esse­re la goc­cia fina­le che fa tra­boc­ca­re il vaso del­l’e­sau­sto Pae­se ucraino.
Fino­ra nes­su­na nazio­ne ha spie­ga­to nep­pu­re logi­ca­men­te qua­le sia lo sco­po del “ces­sa­te il fuo­co di 30 gior­ni”. Qual­cu­no lo sa o alme­no fa fin­ta di saper­lo? A Gaza, alme­no, que­ste cose han­no avu­to un risvol­to pra­ti­co, con miglia­ia di civi­li intrap­po­la­ti e sen­za cibo. In Ucrai­na, gli uni­ci attual­men­te intrap­po­la­ti sareb­be­ro miglia­ia di sol­da­ti ucrai­ni da qual­che par­te a Kur­sk, il che impli­ca anco­ra una vol­ta che lo sco­po del ces­sa­te il fuo­co è sal­va­re l’Ucraina.

In gene­ra­le, i toni bel­li­co­si e le minac­ce han­no rag­giun­to pro­por­zio­ni mas­si­me, poi­ché i Pae­si euro­pei fan­no tut­to ciò che è in loro pote­re per spa­ven­ta­re i cit­ta­di­ni e con­vin­cer­li a par­te­ci­pa­re alla Ter­za Guer­ra mondiale.

Star­mer ha sovra­li­men­ta­to la reto­ri­ca inon­dan­do la popo­la­zio­ne di bugie assur­de sul­la Rus­sia che già “minac­cia i cie­li, le acque e le stra­de del Regno Unito”:

Ma anco­ra una vol­ta sosten­go che que­sti non sono altro che “atteg­gia­men­ti effi­me­ri” di glo­ba­li­sti in pre­da al pani­co e sen­za alcun pote­re rea­le, che cer­ca­no dispe­ra­ta­men­te di man­te­ne­re un’im­ma­gi­ne di “con­trol­lo” e assu­mo­no un ruo­lo gui­da per con­tra­sta­re i loro regi­mi altri­men­ti fallimentari.
Un esem­pio calzante:

È il soli­to vec­chio clas­si­co “fin­gi fin­ché non ce la fai”: stan­no sem­pli­ce­men­te cer­can­do di tra­sfor­ma­re la “pro­fe­zia” in una che si autoav­ve­ra trat­tan­do­la come se fos­se rea­le. Ma non c’è un vero con­sen­so e il loro pia­no ha poche pos­si­bi­li­tà di mate­ria­liz­zar­si dal nul­la, soprat­tut­to con­si­de­ran­do che gli Sta­ti Uni­ti si sono già esclu­si da qual­sia­si coin­vol­gi­men­to del­le truppe.
Sia i fran­ce­si che gli ingle­si san­no quan­to sia poli­ti­ca­men­te rischio­so il loro pia­no: se le loro trup­pe comin­cias­se­ro a tor­na­re a casa in sac­chi per cada­ve­ri a cau­sa degli attac­chi rus­si, e non ci fos­se la mam­ma USA a soste­ner­le, i loro fra­gi­li regi­mi poli­ti­ci crol­le­reb­be­ro a cau­sa del­l’in­di­gna­zio­ne pub­bli­ca, soprat­tut­to per­ché sono già appe­si a un filo.
L’Oc­ci­den­te ha un pro­ble­ma di costi irre­cu­pe­ra­bi­li: ha inve­sti­to tut­to non solo nel­la guer­ra in Ucrai­na, ma ora anche nel­l’im­ma­gi­ne del­la pro­pria for­za e capa­ci­tà di instau­ra­re la pace a pro­prio pia­ci­men­to. In altre paro­le, ha det­to al mon­do che la Rus­sia era debo­le e che ave­va l’in­fluen­za glo­ba­le per por­ta­re Putin al tavo­lo del­le trat­ta­ti­ve in qual­sia­si momen­to rite­nu­to opportuno.
Inve­ce, l’or­so furio­so non ha ral­len­ta­to e i lea­der fan­toc­cio occi­den­ta­li stan­no com­bat­ten­do in pre­da al pani­co la nar­ra­ti­va cor­ren­te, for­zan­do l’i­ner­zia al solo sco­po di mostra­re una fal­sa for­za e una capa­ci­tà di lea­der­ship sul­le que­stio­ni glo­ba­li. Con­ti­nua­no a fin­ge­re che i nego­zia­ti si stia­no avvi­ci­nan­do sem­pre di più in una ver­sio­ne comi­ca del para­dos­so di Zeno­ne, ma nel frat­tem­po la Rus­sia li blan­di­sce con il soli­to occhio­li­no bef­far­do men­tre avan­za inesorabilmente.

* * *

E a pro­po­si­to di pro­gres­si, i fun­zio­na­ri ucrai­ni rife­ri­sco­no che l’e­ser­ci­to rus­so sta ini­zian­do a ripren­de­re i movi­men­ti lun­go tut­to il fronte:

‼️🇺🇦😱 “La situa­zio­ne sta diven­tan­do sem­pre più minac­cio­sa”: le for­ze arma­te ucrai­ne lan­cia­no l’al­lar­me per l’in­ten­si­fi­car­si degli attac­chi del­l’e­ser­ci­to rus­so nel sud.
In onda duran­te la mara­to­na tele­vi­si­va, un rap­pre­sen­tan­te del­le “For­ze di dife­sa meri­dio­na­li” ucrai­ne ha rife­ri­to che ogni gior­no si veri­fi­ca­no sem­pre più attac­chi e assal­ti. Le trup­pe rus­se stan­no ini­zian­do a diven­ta­re più atti­ve in dire­zio­ne di Kher­son. La situa­zio­ne sta peg­gio­ran­do anche in dire­zio­ne di Zapo­ri­z­h­z­hya, Gulyai‑Pole e Orekhov.

A testi­mo­nian­za di ciò, i miglio­ri car­to­gra­fi han­no con­fer­ma­to le pic­co­le con­qui­ste rus­se a Zapo­ro­z­hye, Vely­ka Novo­sil­ka, ecc. Dia­mo un’oc­chia­ta ad alcu­ne di esse con l’a­iu­to del­le map­pe Suriyak:
▪️ Ci sono sta­ti pic­co­li avan­za­men­ti a nord-ove­st di Sole­dar a Vasy­ko­v­ka, Gry­go­ro­v­ka e Sak­ko i Ventsetti:

▪️ A Zapo­ro­z­hye, i rus­si han­no con­qui­sta­to posi­zio­ni a Kamyan­ske e sono avan­za­ti ver­so Mali Shcher­ba­ky, dopo aver con­qui­sta­to Pya­ti­ka­t­ky la scor­sa settimana:

Un rap­por­to afferma:

Set­te gior­ni fa, le for­ze rus­se han­no invia­to rin­for­zi al fron­te di Zapo­ri­z­hia, da dove han­no ini­zia­to una nuo­va avan­za­ta per la pri­ma vol­ta dal­la fine del 2022. Lo sco­po di que­sta ope­ra­zio­ne è limi­ta­to intor­no alle linee di rifor­ni­men­to a ove­st di Ory­khiv fino a rag­giun­ge­re la pri­ma linea di dife­sa ucrai­na e le altu­re in que­sta zona.

▪️Sul fron­te di Kre­min­na, al con­fi­ne tra Done­tsk e Lugan­sk, le for­ze rus­se sono avan­za­te a nord‑ovest di Iva­no­v­ka e a nord di Novolyubovka:

▪️ Anco­ra più a nord sul fron­te di Kupyan­sk, le for­ze rus­se avreb­be­ro nuo­va­men­te attra­ver­sa­to il fiu­me Oskil da due nuo­vi ver­san­ti a est di Kra­sne Per­she e Kamyanka:

Ecco una visio­ne più ampia per capi­re vera­men­te cosa sta suc­ce­den­do qui, poi­ché que­sto fron­te potreb­be ave­re un’im­por­tan­za fon­da­men­ta­le nei mesi a veni­re, in quan­to è uno dei can­di­da­ti in cui la Rus­sia potreb­be inve­sti­re gran­di risor­se e sfor­zi per il pros­si­mo ciclo di offensive:

I cer­chi gial­li rap­pre­sen­ta­no i pre­ce­den­ti inse­dia­men­ti sul­l’al­tra spon­da del fiu­me che si sono tra­sfor­ma­ti in linee di fron­te com­ple­te a nord di Kupyan­sk, cer­chia­ta in bian­co. I cer­chi ros­si mostra­no le nuo­ve teste di pon­te sul­l’al­tra spon­da del fiu­me, pro­ba­bil­men­te in un luo­go in cui le for­ze ucrai­ne sono par­ti­co­lar­men­te debo­li, al fine di raf­for­za­re le retro­vie logi­sti­che del­l’a­rea più a sud e ini­zia­re a cir­con­da­re la vici­na cit­tà di Kamyanka.
Si noti­no anche le aree cer­chia­te in gial­lo: sono cre­sciu­te note­vol­men­te di dimen­sio­ni dal­l’ul­ti­ma vol­ta che ne ho par­la­to, poi­ché i rus­si con­ti­nua­no len­ta­men­te a con­qui­sta­re nuo­vi ter­ri­to­ri man mano che si espan­do­no ver­so Kupyansk.
▪️ Ci sono sta­ti pic­co­li pro­gres­si più a sud ver­so Sever­sk e intor­no a Belo­go­ro­v­ka, e intor­no a Skud­ne, a nord di Vely­ka Novosilka.
▪️ A Tore­tsk, dove le uni­tà ucrai­ne han­no ricon­qui­sta­to mol­te posi­zio­ni nel­le ulti­me due set­ti­ma­ne, i rus­si sono tor­na­ti all’of­fen­si­va e stan­no per ricon­qui­sta­re tut­to. In real­tà, si è sco­per­to che gran par­te del­la metà set­ten­trio­na­le del­la cit­tà era in una zona gri­gia, che era sta­ta sem­pli­ce­men­te ricon­qui­sta­ta dal­le AFU. Ave­vo sug­ge­ri­to che Zelen­sky stes­se usan­do Tore­tsk come diver­si­vo dal disa­stro di Kur­sk, invian­do uni­tà per cat­tu­ra­re una vasta zona gri­gia per le pub­bli­che rela­zio­ni, e ora sem­bra che sia così, dato che Tore­tsk sta crol­lan­do non appe­na Kur­sk è sta­ta persa.
Deep­Sta­te chiarisce:

Ora Tore­tsk appa­re più o meno così:

▪️ Infi­ne, nel­la regio­ne di Kur­sk rima­ne una pic­co­la par­te del­l’ul­ti­mo vil­lag­gio di Gogo­le­v­ka, con noti­zie secon­do cui l’U­crai­na sta invian­do rinforzi:

Il posto di bloc­co al con­fi­ne tra Ucrai­na e Rus­sia è cer­chia­to in bian­co per riferimento.
Vista più ampia:

Cer­chia­to in gial­lo c’è Gue­vo, che è sta­ta cat­tu­ra­ta; tut­to ciò che rima­ne è un po’ di ter­ra vuo­ta a ove­st di essa fino al con­fi­ne. Sud­z­ha può esse­re vista in alto come riferimento.
Ora ci sono con­ti­nue voci secon­do cui miglia­ia di sol­da­ti del­le For­ze Arma­te Ucrai­ne sono cir­con­da­ti da qual­che par­te a Kur­sk, insie­me ai loro super­vi­so­ri del­la NATO:

Non spe­ci­fi­ca­no esat­ta­men­te la posi­zio­ne, dato che non ci sono evi­den­ti cal­de­ro­ni o sac­che. Ma lo stes­so Putin avreb­be lan­cia­to un ulti­ma­tum alle for­ze ucrai­ne rima­ste, inti­man­do loro di arren­der­si o ver­ran­no eli­mi­na­te, quin­di a quan­to pare la Rus­sia sem­bra pen­sa­re che qual­che con­tin­gen­te ucrai­no sia anco­ra circondato.
Que­sto sol­le­va un pun­to impor­tan­te da men­zio­na­re. Ci sono voci da par­te di cospi­ra­to­ri e simi­li secon­do cui Putin avreb­be “sti­pu­la­to un accor­do con Trump” per libe­ra­re Kur­sk e che la “improv­vi­sa” riti­ra­ta del­le trup­pe ucrai­ne sareb­be dovu­ta al fat­to che gli Sta­ti Uni­ti avreb­be­ro inter­rot­to la con­di­vi­sio­ne di infor­ma­zio­ni, il che avreb­be por­ta­to la Rus­sia ad avan­za­re rapi­da­men­te. Si sostie­ne addi­rit­tu­ra che gli Sta­ti Uni­ti abbia­no for­ni­to alla Rus­sia infor­ma­zio­ni sul­le uni­tà ucrai­ne nel­la regio­ne, poi­ché alcu­ne fon­ti del­le trup­pe ucrai­ne sosten­go­no che le loro posi­zio­ni segre­te e i loro quar­tier gene­ra­li sia­no sta­ti col­pi­ti ina­spet­ta­ta­men­te e di pun­to in bianco.
Ma ciò igno­ra com­ple­ta­men­te la real­tà del­la situa­zio­ne, ovve­ro che le for­ze rus­se si era­no avvi­ci­na­te len­ta­men­te alle uni­che linee di rifor­ni­men­to del­le for­ze arma­te ucrai­ne. In par­ti­co­la­re dopo la cat­tu­ra di Sverd­lo­ko­vo a metà feb­bra­io, la posi­zio­ne del­l’U­crai­na è diven­ta­ta note­vol­men­te più dif­fi­ci­le, poi­ché la stra­da prin­ci­pa­le Yuna­ko­v­ka-Sud­z­ha è sta­ta sem­pre più mes­sa sot­to il con­trol­lo del fuo­co. Poi, quan­do le for­ze rus­se sono avan­za­te dal lato oppo­sto per met­te­re sot­to il con­trol­lo del fuo­co la rima­nen­te stra­da di rifor­ni­men­to paral­le­la, l’U­crai­na non ha avu­to altra scel­ta che pen­sa­re a una rapi­da ritirata.
I pro­pa­gan­di­sti usa­no il fat­to che Sud­z­ha sia sta­ta con­qui­sta­ta sen­za una gran­de bat­ta­glia come “pro­va” che è sta­to rag­giun­to un accor­do segre­to in base al qua­le l’U­crai­na è sta­ta auto­riz­za­ta a riti­rar­si. Ma se fos­se così, per­ché la Rus­sia avreb­be avu­to biso­gno del­la gran­de ope­ra­zio­ne del gasdot­to, pia­ni­fi­ca­ta ed ese­gui­ta nel cor­so di quat­tro lun­ghi mesi, per sfer­ra­re il col­po fina­le intru­fo­lan­do­si die­tro le linee ucraine?
L’ul­ti­ma “pro­va” di que­sta teo­ria del com­plot­to è un video che cir­co­la e che mostra un sol­da­to rus­so che sostie­ne che alla sua uni­tà è sta­to ordi­na­to di ces­sa­re il fuo­co di arti­glie­ria e di con­sen­ti­re alle uni­tà ucrai­ne di riti­rar­si da Sud­z­ha. Ma il prin­ci­pa­le cana­le di guer­ra rus­so ha smen­ti­to il video:

La pro­pa­gan­da ucrai­na ha fat­to tra­pe­la­re un video: pre­su­mi­bil­men­te ai sol­da­ti rus­si era sta­to proi­bi­to di attac­ca­re le for­ze arma­te ucrai­ne in fuga dal­la regio­ne di Kursk.
Ciò è fal­so al 100%.
Per ras­si­cu­ra­re i nostri let­to­ri, abbia­mo inter­vi­sta­to i nostri com­pa­gni, uffi­cia­li del fron­te di Kur­sk pro­ve­nien­ti da diver­si reg­gi­men­ti e brigate.
“Que­sta è una tota­le assur­di­tà, stia­mo distrug­gen­do i nazi­sti gior­no e not­te sen­za sosta”, dico­no i militari.
Pre­sto ci saran­no nuo­ve ripre­se del­la distru­zio­ne di attrez­za­tu­re e mili­tan­ti del­le For­ze Arma­te dell’Ucraina.
RVvoen­kor

Come ho det­to, chiun­que abbia effet­ti­va­men­te segui­to i movi­men­ti sul­la map­pa del cam­po di bat­ta­glia sa che le for­ze arma­te ucrai­ne non ave­va­no altra scel­ta se non riti­rar­si rapi­da­men­te dopo che le loro uni­che rot­te di rifor­ni­men­to rima­nen­ti era­no sta­te effet­ti­va­men­te taglia­te da entram­bi i lati. Se non si fos­se­ro riti­ra­te “sen­za com­bat­te­re”, l’in­te­ro grup­po di miglia­ia di uomi­ni sareb­be rima­sto com­ple­ta­men­te intrap­po­la­to. Sen­za con­ta­re che, se fos­se sta­to dav­ve­ro dato l’or­di­ne di non spa­ra­re, le trup­pe ucrai­ne non avreb­be­ro dovu­to cer­ca­re di sgat­ta­io­la­re fuo­ri da Kur­sk tra­ve­sti­te da civi­li.

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Qual­che ulti­mo punto:
L’eu­ro­par­la­men­ta­re fran­ce­se Raphael Gluck­smann ha chie­sto agli Sta­ti Uni­ti di resti­tui­re la Sta­tua del­la Liber­tà, poi­ché essi non rispet­ta­no più i valo­ri euro­pei, o qual­co­sa del genere:

ULTIME NOTIZIE: L’eu­ro­de­pu­ta­to fran­ce­se chie­de agli Sta­ti Uni­ti di resti­tui­re imme­dia­ta­men­te la Sta­tua del­la Liber­tà alla Fran­cia. Raphaël Gluck­smann sostie­ne che gli Sta­ti Uni­ti non rap­pre­sen­ta­no più i valo­ri che rap­pre­sen­ta­va­no quan­do fu dona­ta loro la statua.
“Gli Sta­ti Uni­ti non rap­pre­sen­ta­no più i valo­ri per i qua­li la Fran­cia ha dona­to loro la sta­tua”, ha dichia­ra­to Raphaël Gluck­smann, mem­bro fran­ce­se del Par­la­men­to europeo.

Che dema­go­gia sba­lor­di­ti­va e sen­za vergogna.

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Il raz­zo rus­so Anga­ra ha lan­cia­to nuo­vi satel­li­ti mili­ta­ri dal cosmo­dro­mo di Plesetsk:

MOMENT Il raz­zo rus­so Angara‑1.2 decol­la dal cosmo­dro­mo di Ple­se­tsk. Tra­spor­ta satel­li­ti mili­ta­ri in orbi­ta per il Mini­ste­ro del­la Difesa.

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Il fon­da­to­re di Blac­k­wa­ter, Erik Prin­ce, elo­gia la guer­ra elet­tro­ni­ca rus­sa e respin­ge l’i­dea che l’e­ser­ci­to rus­so si sia indebolito:

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Gli esper­ti di elet­tro­ni­ca ucrai­ni con­ti­nua­no a rife­ri­re sul­l’e­vo­lu­zio­ne del­le con­tro­mi­su­re difen­si­ve rus­se dei dro­ni da rico­gni­zio­ne con­tro i dro­ni da cac­cia ucraini:

Il nostro nemi­co è pas­sa­to alla pro­du­zio­ne in serie di UAV Zala con un siste­ma di elu­sio­ne inte­gra­to con­tro i nostri dro­ni anti­ae­rei. Model­lo Z16.
Per que­sto, vie­ne uti­liz­za­to un nuo­vo modu­lo di inter­fac­cia con due HDMI, che Saku­ra ci mostra nel video.
Gli svi­lup­pa­to­ri sug­ge­ri­sco­no che Zala effet­tue­rà bru­sche mano­vre eva­si­ve fino a quan­do il nostro FPV anti­ae­reo non sarà scarico.
Vor­rei ricor­dar­vi che l’in­te­ro pro­ces­so si basa sul­la visio­ne arti­fi­cia­le. Il com­pu­ter vede il nostro dro­ne attra­ver­so una tele­ca­me­ra e, in base alla sua posi­zio­ne, dà il coman­do di ese­gui­re una del­le mano­vre evasive.
Natu­ral­men­te, que­sta è una sfi­da per noi. Cosa dovrem­mo fare? Aggiun­ge­re ai nostri dro­ni il nostro siste­ma di visio­ne arti­fi­cia­le, che rea­gi­rà alla mano­vra eva­si­va e fini­rà Zala.
Nei miei sogni, que­sto è ciò che fareb­be il quar­tier gene­ra­le del­l’in­ge­gne­ria. Impo­sta­re com­pi­ti per svi­lup­pa­re con­tro­mi­su­re un pas­so avan­ti al nemico.
Ragaz­zi che lavo­ra­te die­tro le quin­te, per favo­re dite­mi in pri­va­to quan­to sia effi­ca­ce que­sto siste­ma di “Eva­sio­ne”.

Dichia­ra che si trat­ta di un siste­ma auto­ma­tiz­za­to che atti­va mano­vre eva­si­ve quan­do rile­va il FPV ucrai­no die­tro di esso. Alla fine del video qui sopra ce n’è uno in azio­ne, ma ecco­ne un altro più chiaro:

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Infi­ne, una tri­ste sto­ria da Sud­z­ha. Men­tre le trup­pe rus­se con­ti­nua­no a setac­cia­re la cit­tà, i veri orro­ri del­l’oc­cu­pa­zio­ne ucrai­na ven­go­no appe­na sco­per­ti. Una don­na ha rac­con­ta­to di come i mer­ce­na­ri polac­chi si sia­no dati a una serie di stu­pri, vio­len­tan­do sia ragaz­ze gio­va­ni che una don­na di 73 anni. Ma per mol­ti, la sto­ria seguen­te è sta­ta la più straziante.
Un’an­zia­na don­na di Mar­ty­no­v­ka, poco a nord di Sud­z­ha, ha tenu­to per mesi un dia­rio duran­te l’oc­cu­pa­zio­ne, che è sta­to appe­na sco­per­to dai libe­ra­to­ri rus­si. Ha scrit­to del­le con­di­zio­ni sem­pre peg­gio­ri men­tre soc­com­be­va len­ta­men­te al fred­do e alla fame, implo­ran­do la figlia di tro­va­re al ter­mi­ne del­la guer­ra “alme­no una del­le sue ossa” e di sep­pel­lir­la accan­to alla sorella:

Dal dia­rio di un’an­zia­na don­na tro­va­ta mor­ta nel vil­lag­gio di Mar­ty­no­v­ka nel­la regio­ne di Kur­sk, che è sta­ta a lun­go sot­to l’oc­cu­pa­zio­ne del­le for­ze arma­te ucrai­ne. Tatya­na Ser­gee­v­na Vasko­va, nata il 25 luglio 1947, è mor­ta di fame e di fred­do in casa:

“Oggi è il 20 otto­bre, la tem­pe­ra­tu­ra in casa è di 6 gra­di. Sono viva.”
“Oggi è il 26 otto­bre, fuo­ri fa anco­ra cal­do, 7 gra­di, ma non si può usci­re, gira­no con una tele­ca­me­ra, lan­cia­no bom­be … Vado a let­to alle 5–6. Vivo in un vero inferno.”
“Scri­ve­rò come ho vis­su­to, dor­men­do in una stal­la sot­to un tavo­lo … Ogni gior­no chie­do la mor­te. Mi sono tra­sfe­ri­ta dal­la stal­la alla capan­na, mi sdra­io sul let­to, non c’è oro­lo­gio. Poi mi sdra­io sot­to il letto.”
“Non ho man­gia­to nul­la per 12 giorni.”
“Ti per­do­no tut­to, e tu per­do­na me per esse­re così, avrei dovu­to eva­cua­re, ma sono sta­ta una scioc­ca e sono rima­sta.
”Lena, tor­na dopo la guer­ra, tro­va alme­no una del­le mie ossa, sep­pel­li­sci­la accan­to a Sve­ta, met­ti una cro­ce e una fotografia.”
“In casa ci sono tre gra­di sopra lo zero, la fine è vici­na. Ti augu­ro di esse­re viva e in salu­te. Ho vis­su­to mol­ti anni, anche se non bene. Tut­te le fine­stre sono rot­te, l’ar­de­sia sta caden­do dal tet­to e la casa farà acqua.”
“Addio, bam­bi­ni, non ci rive­dre­mo più, né io vedrò voi, né voi mi rive­dre­te, baci a tutti.”
“Lena, Dima, abbia­te cura l’u­na del­l’al­tra. Lena, non pian­ge­re, i vostri geni­to­ri e mari­ti stan­no moren­do, non c’è nien­te da fare.”
“Il ven­to è for­te, fa fred­do. Pen­so che pre­fe­ri­rei mori­re piut­to­sto che sof­fri­re. Mori­re, dato che non ho vis­su­to mol­to bene, ma comun­que 77 anni.”

 

(Tra­du­zio­ne dal­l’in­gle­se di Vale­rio Torre)