Il tratto davvero incontestabile della rivoluzione è l'irruzione violenta delle masse negli avvenimenti storici (L.D. Trotsky, Storia della rivoluzione russa)

Guerra in Ucraina, Imperialismo e guerre imperialiste

Hegseth sostituisce l’inganno con la realtà

L’elezione di Trump ha pro­dot­to uno scon­vol­gi­men­to nel­la posi­zio­ne dell’UE e del­la NATO di soste­gno ad oltran­za – “fino all’ultimo ucrai­no” – alla con­ti­nua­zio­ne del­la guer­ra in Ucrai­na: il neo pre­si­den­te USA ha assun­to l’iniziativa di alza­re il tele­fo­no e con­ver­sa­re per un’ora e mez­za con Putin. Solo dopo ha chia­ma­to Zelen­sky e in soli due minu­ti (a voler rimar­ca­re la diver­sa con­si­de­ra­zio­ne fra i suoi due inter­lo­cu­to­ri) per … avvi­sar­lo. Anche gli euro­pei sono sta­ti sca­val­ca­ti e, vero­si­mil­men­te, i nego­zia­ti si svol­ge­ran­no sen­za l’uno, né gli altri. Del resto, era chia­ro fin dall’inizio – e solo chi non vole­va vede­re non ha visto – che la guer­ra era fra gli Sta­ti Uni­ti e la Rus­sia (e si svol­ge­va su suo­lo ucrai­no): Kiev e le can­cel­le­rie euro­pee era­no solo pal­li­de com­par­se in que­sto scon­tro fra poten­ze, con l’Ucraina a for­ni­re car­ne da can­no­ne e Bru­xel­les miliar­di di euro.
E men­tre Zelen­sky e l’Unione euro­pea gri­da­no al “tra­di­men­to”, Trump – come ci spie­ga que­sto chia­ris­si­mo arti­co­lo del Prof. Glenn Die­sen – ha fat­to scop­pia­re la bol­la nar­ra­ti­va che Bru­xel­les, Lon­dra e NATO ci han­no ripe­tu­to fino allo sfi­ni­men­to dal feb­bra­io 2022 ad oggi.
Buo­na lettura.
La redazione

Hegseth sostituisce l’inganno con la realtà


Washing­ton pre­sen­ta i ter­mi­ni per una solu­zio­ne negoziata


Glenn Die­sen [*]

 

Il Segre­ta­rio alla Dife­sa degli Sta­ti Uni­ti Pete Heg­seth ha pre­sen­ta­to alcu­ne veri­tà e con­di­zio­ni per la pace che han­no fat­to scop­pia­re la bol­la dell’inganno che ha pro­lun­ga­to la guer­ra in cor­so. Heg­seth ha soste­nu­to che l’Ucraina non diven­te­rà mem­bro del­la NATO, che non recu­pe­re­rà i suoi ter­ri­to­ri e che gli Sta­ti Uni­ti non offri­ran­no alcu­na garan­zia di sicu­rez­za. Que­sta posi­zio­ne è sta­ta cri­mi­na­liz­za­ta in tut­to l’Occidente come un tra­di­men­to dell’Ucraina, ma è vero il con­tra­rio, poi­ché pro­prio il fat­to di aver igno­ra­to la real­tà è sta­ta la fon­te del­la distru­zio­ne. Per cita­re Nic­co­lò Machia­vel­li: “Gli uomi­ni non guar­da­no alle cose come sono real­men­te, ma come vor­reb­be­ro che fos­se­ro, e van­no in rovina”.
Heg­seth ha deli­nea­to una real­tà dolo­ro­sa che è mol­to peri­co­lo­so igno­ra­re. Innan­zi­tut­to, a pro­po­si­to del­le per­di­te territoriali:

«Voglia­mo, come voi, un’Ucraina sovra­na e pro­spe­ra, ma dob­bia­mo ini­zia­re rico­no­scen­do che il ritor­no ai con­fi­ni dell’Ucraina pre­ce­den­ti al 2014 è un obiet­ti­vo irrea­li­sti­co. Inse­gui­re que­sto obiet­ti­vo illu­so­rio non farà che pro­lun­ga­re la guer­ra e cau­sa­re ulte­rio­ri sof­fe­ren­ze».

In secon­do luo­go, l’allargamento del­la NATO è sta­to escluso:

«Gli Sta­ti Uni­ti non riten­go­no che l’adesione dell’Ucraina alla NATO sia un obiet­ti­vo rea­li­sti­co in una solu­zio­ne nego­zia­ta».

In ter­zo luo­go, gli Sta­ti Uni­ti non par­te­ci­pe­ran­no a nes­su­na garan­zia di sicurezza:

«Le garan­zie di sicu­rez­za dovran­no esse­re for­ni­te da trup­pe euro­pee e non euro­pee ben adde­stra­te. Se que­ste trup­pe ver­ran­no impie­ga­te come for­ze di pace, dovran­no esse­re schie­ra­te nell’ambito di una mis­sio­ne non NATO e di con­se­guen­za non dovran­no esse­re coper­te dall’articolo 5 … Per esse­re chia­ri: nel qua­dro di qual­sia­si garan­zia di sicu­rez­za, non ci saran­no trup­pe sta­tu­ni­ten­si schie­ra­te in Ucrai­na».

La fine di un ingan­no peri­co­lo­so e immorale
In Ucrai­na si è capi­to che la guer­ra è ormai per­sa e che se con­ti­nue­rà si per­de­ran­no anco­ra più uomi­ni, ter­ri­to­rio e infra­strut­tu­re. Eppu­re c’era la con­vin­zio­ne che, se l’Ucraina aves­se com­bat­tu­to anco­ra un po’, la sua deter­mi­na­zio­ne avreb­be con­vin­to la NATO a entra­re in guer­ra. Tut­ta­via, que­sta è una guer­ra per pro­cu­ra in cui gli ucrai­ni sono usa­ti per com­bat­te­re la Rus­sia. Gli sfor­zi per man­te­ne­re viva la spe­ran­za e par­la­re di una futu­ra ade­sio­ne alla NATO sono sta­ti un ingan­no del­la NATO per far dura­re a lun­go la guerra.
Sul pri­mo pun­to, le per­di­te ter­ri­to­ria­li sono dolo­ro­se, umi­lian­ti e com­pli­che­ran­no qual­sia­si futu­ra ripre­sa dell’Ucraina. Tut­ta­via, l’alternativa non è tra per­de­re i ter­ri­to­ri attual­men­te sot­to il con­trol­lo rus­so o recu­pe­rar­li, piut­to­sto è tra per­de­re i ter­ri­to­ri attual­men­te sot­to il con­trol­lo rus­so o per­der­ne anco­ra di più.
Sul secon­do pun­to, ovve­ro la rimo­zio­ne dell’adesione alla NATO dal tavo­lo del­le trat­ta­ti­ve, è sem­pre sta­to ovvio che qual­sia­si pace futu­ra avreb­be dovu­to basar­si sul ripri­sti­no del­la neu­tra­li­tà dell’Ucraina. La real­tà ben nota e ben docu­men­ta­ta è che la Rus­sia con­si­de­ra l’incursione del­la NATO in Ucrai­na una minac­cia esi­sten­zia­le e non l’accetterebbe mai, pro­prio come gli Sta­ti Uni­ti non accet­te­reb­be­ro basi mili­ta­ri e siste­mi mis­si­li­sti­ci rus­si in Mes­si­co. Qual­sia­si appel­lo per con­sen­ti­re all’Ucraina di deci­de­re la pro­pria ade­sio­ne ad allean­ze mili­ta­ri o appel­lo al dirit­to inter­na­zio­na­le non cam­bia que­sta real­tà. Minac­cia­re la soprav­vi­ven­za del­la più gran­de poten­za nuclea­re del mon­do non pote­va che sca­te­na­re una rispo­sta fero­ce, ma il van­tag­gio indu­stria­le e logi­sti­co del­la Rus­sia le avreb­be per­mes­so di vin­ce­re anche solo con armi con­ven­zio­na­li. Pos­sia­mo rima­ne­re nel­la nostra bol­la e denun­cia­re ogni for­ma di buon sen­so come pro­pa­gan­da rus­sa e tra­di­men­to, ma rifiu­ta­re di accet­ta­re le cose come real­men­te sono inve­ce di come vor­rem­mo che fos­se­ro, por­te­rà solo a ulte­rio­ri devastazioni.
Per quan­to riguar­da il ter­zo pun­to, ovve­ro il fat­to che gli Sta­ti Uni­ti non inten­do­no offri­re alcu­na garan­zia di sicu­rez­za, è impor­tan­te che in qual­sia­si accor­do di pace ven­ga­no eli­mi­na­ti tut­ti gli incen­ti­vi a riav­via­re i con­flit­ti. Le garan­zie di sicu­rez­za potreb­be­ro incen­ti­va­re l’Ucraina a riav­via­re il con­flit­to con la NATO dal­la sua par­te, il che sareb­be ragio­ne­vo­le dato l’umiliante e deva­stan­te accor­do di pace che dovrà accet­ta­re. Il rifiu­to degli Sta­ti Uni­ti di par­te­ci­pa­re e la loro argo­men­ta­zio­ne secon­do cui l’articolo 5 del­la NATO non sarà appli­ca­bi­le, sug­ge­ri­sce che gli euro­pei rimar­reb­be­ro soli. I lea­der euro­pei han­no già chia­ri­to che non schie­re­ran­no le loro trup­pe in Ucrai­na sen­za la garan­zia del soste­gno degli Sta­ti Uni­ti. In altre paro­le, non ci saran­no garan­zie di sicu­rez­za serie.
Si trat­ta for­se di una pace ingiu­sta e uni­la­te­ra­le, che tie­ne con­to del­le pre­oc­cu­pa­zio­ni del­la Rus­sia in mate­ria di sicu­rez­za e igno­ra in gran par­te le vali­de pre­oc­cu­pa­zio­ni dell’Ucraina e le sue gran­di sof­fe­ren­ze? Sì, è così. Ma que­sta è anche la con­se­guen­za del­la scon­fit­ta in una guer­ra. Nel mar­zo 2022 si pote­va otte­ne­re una pace mol­to più favo­re­vo­le, ma gli Sta­ti Uni­ti e il Regno Uni­to l’hanno sabo­ta­ta e gli euro­pei sono rima­sti in silen­zio. La NATO è ormai sen­za armi, l’Ucraina è sen­za uomi­ni e la Rus­sia ha vin­to la guer­ra. La Rus­sia si tro­va in una posi­zio­ne di van­tag­gio e rifiu­ta qual­sia­si ces­sa­te il fuo­co che potreb­be por­ta­re a una ripre­sa dei com­bat­ti­men­ti nel giro di pochi anni; vuo­le un accor­do poli­ti­co per­ma­nen­te e favo­re­vo­le. Gli Sta­ti Uni­ti non stan­no facen­do un “rega­lo” alla Rus­sia accet­tan­do que­ste con­di­zio­ni, come sug­ge­ri­sco­no ora i media; le alter­na­ti­ve era­no accet­ta­re le con­di­zio­ni attua­li del­la Rus­sia o accet­tar­ne di mol­to peg­gio­ri, con il crol­lo dell’esercito ucraino.
L’espansionismo del­la NATO è sta­to una mani­fe­sta­zio­ne di uni­po­la­ri­tà dopo la Guer­ra Fred­da. La pace in un siste­ma uni­po­la­re non dipen­de dal­la miti­ga­zio­ne del­le pre­oc­cu­pa­zio­ni di sicu­rez­za reci­pro­ca, al con­tra­rio la pace deri­va da un domi­nio schiac­cian­te nel­la misu­ra in cui non si devo­no pren­de­re in con­si­de­ra­zio­ne le pre­oc­cu­pa­zio­ni di sicu­rez­za degli avver­sa­ri. L’unipolarità è fini­ta, ed è quin­di neces­sa­rio che gli Sta­ti Uni­ti sta­bi­li­sca­no del­le prio­ri­tà poi­ché non pos­so­no domi­na­re ovun­que. Heg­seth ha chia­ri­to che l’America inten­de spo­sta­re l’attenzione stra­te­gi­ca dall’Europa all’Asia, soste­nen­do inol­tre che gli Sta­ti Uni­ti non sono più “prin­ci­pal­men­te con­cen­tra­ti” sul­la sicu­rez­za euro­pea. Un’Europa che ha crea­to attor­no a sé una bol­la ideo­lo­gi­ca basa­ta su como­de nar­ra­zio­ni di ege­mo­nia libe­ra­le, lon­ta­ne dal­la real­tà, sta ora suben­do un for­te contraccolpo.

L’immoralità di igno­ra­re la realtà
Gli euro­pei si sono abi­tua­ti a trat­ta­re e inqua­dra­re tut­te le que­stio­ni in ter­mi­ni di mora­li­tà. Se da un lato que­sto crea un sen­so di vir­tù, dall’altro è anche fon­te di intol­le­ran­za, poi­ché le voci con­tra­rie ven­go­no sem­pre disprez­za­te in quan­to immo­ra­li. Ora che gli Sta­ti Uni­ti han­no fat­to scop­pia­re la bol­la, vale la pena riflet­te­re su ciò che è sta­to fat­to nel­la real­tà socia­le alter­na­ti­va che abbia­mo costrui­to per noi stessi.
L’Occidente ha soste­nu­to nar­ra­zio­ni che inten­de­va­no espri­me­re soste­gno all’Ucraina. Sono sta­te crea­te fal­se nar­ra­zio­ni per pre­ser­va­re l’entusiasmo per la guer­ra in Occi­den­te e mobi­li­ta­re il soste­gno pub­bli­co per una lun­ga guer­ra. Gover­ni, media e fal­se “ONG”[1] han­no affer­ma­to per tre anni che l’Ucraina sta­va vin­cen­do, la Rus­sia sta­va suben­do più per­di­te, i rus­si sta­va­no esau­ren­do le armi, l’economia rus­sa sareb­be crol­la­ta, ecc. Era­no tut­te bugie, e colo­ro che minac­cia­va­no le nar­ra­zio­ni con i fat­ti veni­va­no dif­fa­ma­ti, cen­su­ra­ti e cancellati.
La real­tà è che solo una pic­co­la mino­ran­za di ucrai­ni vole­va l’adesione alla NATO pri­ma del 2014 e la NATO sape­va che avreb­be rischia­to di sca­te­na­re una guer­ra. Il col­po di sta­to soste­nu­to dall’Occidente nel 2014 che rove­sciò il gover­no demo­cra­ti­ca­men­te elet­to era inco­sti­tu­zio­na­le e non ave­va il soste­gno del­la mag­gio­ran­za in Ucrai­na. La CIA, l’MI6 e il gover­no da loro inse­dia­to in Ucrai­na han­no avvia­to ope­ra­zio­ni segre­te con­tro la Rus­sia fin dal pri­mo gior­no dopo il col­po di sta­to, pri­ma anco­ra che la Rus­sia con­qui­stas­se la Cri­mea e che nel Don­bas ini­zias­se una rivol­ta. La NATO e l’Ucraina han­no sabo­ta­to l’accordo di pace di Min­sk dal 2015 al 2022, anche se lo ave­va­no accet­ta­to come l’unica via per una riso­lu­zio­ne paci­fi­ca del con­flit­to. La schiac­cian­te vit­to­ria elet­to­ra­le di Zelen­sky nel 2019, basa­ta su una piat­ta­for­ma di pace, è sta­ta annul­la­ta a segui­to del­le minac­ce di “ONG” finan­zia­te dall’Occidente e di grup­pi di destra[2]. Gli Sta­ti Uni­ti e la NATO han­no respin­to le richie­ste rus­se di garan­zie di sicu­rez­za nel 2021, anche se sape­va­no che la Rus­sia avreb­be altri­men­ti intra­pre­so un’azione mili­ta­re. Gli Sta­ti Uni­ti e il Regno Uni­to han­no sabo­ta­to i nego­zia­ti di Istan­bul del 2022, in base ai qua­li la Rus­sia avreb­be riti­ra­to le sue trup­pe in cam­bio del ripri­sti­no del­la neu­tra­li­tà dell’Ucraina, cosa che sia la Rus­sia che l’Ucraina ave­va­no accet­ta­to. Poi, i pae­si del­la NATO han­no boi­cot­ta­to ogni for­ma di diplo­ma­zia e han­no rifiu­ta­to qual­sia­si nego­zia­to per por­re fine alla guer­ra per qua­si tre anni, men­tre cen­ti­na­ia di miglia­ia di gio­va­ni uomi­ni mori­va­no inu­til­men­te sul cam­po di bat­ta­glia. Le pro­mes­se di una pace futu­ra e l’adesione alla NATO dopo la guer­ra han­no moti­va­to sia gli ucrai­ni che i rus­si a con­ti­nua­re a com­bat­te­re. La Rus­sia può, ad esem­pio, accet­ta­re che la sto­ri­ca cit­tà rus­sa di Odes­sa riman­ga par­te di un’Ucraina neu­tra­le, ma annet­te­rà la regio­ne se c’è il rischio che diven­ti ter­ri­to­rio del­la NATO e un fron­te con­tro la Rus­sia. Anche ora che la guer­ra è sta­ta per­sa e la mag­gio­ran­za degli ucrai­ni vuo­le nego­zia­re, c’è anco­ra oppo­si­zio­ne ai nego­zia­ti di pace in Euro­pa. Tut­to que­sto è sta­to fat­to all’insegna di slo­gan mora­li e del­la paro­la d’ordine del “soste­gno all’Ucraina”.
Le per­so­ne che negli ulti­mi die­ci anni han­no invo­ca­to la diplo­ma­zia, la com­pren­sio­ne reci­pro­ca e i nego­zia­ti non era­no pro­pa­gan­di­sti del Crem­li­no da dif­fa­ma­re ed eli­mi­na­re dal­la socie­tà[3], ma sem­pli­ce­men­te per­so­ne che han­no mes­so in discus­sio­ne la fal­sa nar­ra­zio­ne del­la guer­ra da par­te del­la NATO e han­no rico­no­sciu­to il disa­stro incom­ben­te a cau­sa del rifiu­to di vede­re il mon­do per come è, piut­to­sto che per come si vor­reb­be che fosse.
Se l’inganno ha distrut­to l’Ucraina, for­se la real­tà può salvarla.


Note (tut­te le note sono del­la redazione)

[1] Riman­dia­mo ad un pre­ce­den­te arti­co­lo del Prof. Die­sen a pro­po­si­to del­le “fal­se ONG”.
[2] V. nota 1.
[3] Una del­le fal­se ONG di cui alle note pre­ce­den­ti ha imba­sti­to una cam­pa­gna di demo­niz­za­zio­ne dell’Autore di que­sto arti­co­lo e di odio nei suoi con­fron­ti. Addi­rit­tu­ra è sta­to pre­di­spo­sto un lin­ciag­gio media­ti­co attra­ver­so la pub­bli­ca­zio­ne sui social media di foto che ritrag­go­no la sua abi­ta­zio­ne, con tan­to di indirizzo.

 

(Tra­du­zio­ne dal­l’in­gle­se di Erne­sto Russo)


[*] Docen­te di scien­ze poli­ti­che pres­so l’Università del­la Nor­ve­gia sud-orien­ta­le (USN), con atti­vi­tà di ricer­ca sul­la geoe­co­no­mia, poli­ti­ca este­ra rus­sa e inte­gra­zio­ne eurasiatica