Il tratto davvero incontestabile della rivoluzione è l'irruzione violenta delle masse negli avvenimenti storici (L.D. Trotsky, Storia della rivoluzione russa)

Guerra in Ucraina

Disperato per l’escalation, Zelensky bombarda la centrale nucleare di Zaporož’e per frustrazione

A una set­ti­ma­na dal­l’in­va­sio­ne del­la regio­ne di Kur­sk da par­te del­le trup­pe ucrai­ne, fac­cia­mo il pun­to del­la situa­zio­ne gra­zie all’a­na­li­si for­ni­ta­ci dal noto ana­li­sta Sim­pli­cius, anche alla luce del dispe­ra­to ten­ta­ti­vo di Zelen­sky di get­ta­re il mon­do inte­ro nel­la cata­stro­fe nuclea­re attra­ver­so il bom­bar­da­men­to del­la cen­tra­le di Zaporož’e.
Buo­na lettura.
La redazione

Disperato per l’escalation, Zelensky bombarda la centrale nucleare di Zaporož’e per frustrazione

 

Report sul­la situa­zio­ne all’11 ago­sto 2024

 

Sim­pli­cius

Oggi le for­ze di Zelen­sky sem­bra­no aver bom­bar­da­to la cen­tra­le nuclea­re di Zaporož’e:

Fon­ti rus­se affer­ma­no che a col­pi­re la cen­tra­le nuclea­re di Zaporož’e è sta­to un dro­ne ucraino.
Intor­no alle 21:00 di oggi, i mili­tan­ti ucrai­ni han­no attac­ca­to la cen­tra­le nuclea­re di Zaporož’e uti­liz­zan­do un dro­ne kamikaze.
Secon­do i pri­mi reso­con­ti, il dro­ne sareb­be sta­to lan­cia­to da Niko­pol, nel­la regio­ne ucrai­na di Dnipropetrovsk.
Secon­do fon­ti rus­se, l’operatore del dro­ne avreb­be deli­be­ra­ta­men­te pre­so di mira l’impianto.
Anco­ra da con­fer­ma­re fin­ché non vedre­mo mate­ria­le che indi­chi la cau­sa dell’incendio.

Zelen­sky ovvia­men­te ha dato la col­pa alla Rus­sia, anche se, cosa inte­res­san­te, ha affer­ma­to che i rus­si han­no ini­zia­to a “bru­cia­re pneu­ma­ti­ci” per crea­re il fumo, quan­do per­si­no l’AIEA di cui sopra ha sen­ti­to for­ti esplo­sio­ni, nono­stan­te i suoi padro­ni aves­se­ro nuo­va­men­te ordi­na­to di non nomi­na­re diret­ta­men­te il colpevole:

Si dice che alcu­ni mac­chi­na­ri all’interno di una del­le tor­ri di raf­fred­da­men­to sia­no anda­ti a fuo­co, ma i 6 reat­to­ri del­la più gran­de cen­tra­le elet­tri­ca d’Europa sono già in moda­li­tà “arre­sto a fred­do” e si dice che non sia­no in peri­co­lo rea­le … per ora.
Tut­ta­via, la cosa più signi­fi­ca­ti­va per gli even­ti in cor­so è l’analisi cor­ret­ta del moti­vo per cui Zelen­sky avreb­be scel­to di col­pi­re la cen­tra­le pro­prio ora. Per noi è ovvio che ciò rap­pre­sen­ti una dispe­ra­zio­ne ter­mi­na­le da par­te dell’AFU (For­ze arma­te ucrai­ne: N.d.T.), il che può solo signi­fi­ca­re che la loro situa­zio­ne sul cam­po sta di fat­to rag­giun­gen­do un pun­to cul­mi­nan­te, il che rispon­de a una del­le prin­ci­pa­li doman­de che ci sia­mo posti sull’avventura in cor­so di Kursk.
C’era anco­ra qual­che esi­ta­zio­ne da par­te mia sul fat­to che la fol­lia di Kur­sk fos­se dav­ve­ro un segno di una AFU che sta­va rag­giun­gen­do il suo pun­to cri­ti­co fina­le o meno, anche se per lo più mi sono incli­na­to per l’affermativa. Tut­ta­via, l’ultima mos­sa dispe­ra­ta sem­bra ammet­te­re pie­na­men­te que­sta inter­pre­ta­zio­ne degli even­ti. Ma cre­do che ci sia­no alcu­ne sfu­ma­tu­re multi‑varianti per inter­pre­ta­re cor­ret­ta­men­te il segna­le minac­cio­so di Zelensky.
Pri­mo: si può dire che quest’atto di dispe­ra­zio­ne è sta­to un for­te segna­le ai “part­ner” di Zelen­sky negli Sta­ti Uni­ti e in Occi­den­te. Ho pre­vi­sto mol­to tem­po fa, l’anno scor­so, che una vol­ta che le cose si fos­se­ro final­men­te ridot­te al mini­mo per l’Ucraina, Zelen­sky non avreb­be avu­to altra scel­ta che ini­zia­re a minac­cia­re i suoi part­ner attra­ver­so l’escalation per sal­va­re la pel­le. Avreb­be minac­cia­to non solo di spin­ge­re le linee ros­se del­la Rus­sia in modi sner­van­ti che avreb­be­ro rap­pre­sen­ta­to la minac­cia di annien­ta­men­to nuclea­re per gli Sta­ti Uni­ti, ma come ulti­mo dispe­ra­to ten­ta­ti­vo avreb­be anche lan­cia­to la minac­cia di sve­la­re mol­ti segre­ti e “sche­le­tri nell’armadio” dei suoi part­ner occi­den­ta­li come ricatto.
Ma quel­lo che sta suc­ce­den­do ora è in effet­ti un dop­pio ricat­to nuclea­re. Non solo Zelen­sky sta­va cer­can­do di rag­giun­ge­re la cen­tra­le nuclea­re di Kur­sk pro­prio per que­sto sco­po, ma ora ha anche dato sfo­go alla sua furio­sa fru­stra­zio­ne nei con­fron­ti del­la ZNPP. È dif­fi­ci­le saper­lo con cer­tez­za, ma i pri­gio­nie­ri di guer­ra dell’AFU cat­tu­ra­ti han­no di fat­to ora atte­sta­to che la cen­tra­le di Kur­sk era l’obiettivo, o Kur­cha­tov, la cit­tà dove si tro­va la cen­tra­le. Si sup­po­ne­va che que­sto fos­se sta­to rag­giun­to nel pri­mo o secon­do gior­no, il che ora sem­bra esse­re sta­to un fal­li­men­to mise­ra­bi­le, masche­ra­to da altre buffonate.
Ma tor­nan­do al secon­do pun­to. Cre­do che l’attacco alla ZNPP (Cen­tra­le nuclea­re di Zaporož’e: N.d.T.) sia sta­to anche una dop­pia minac­cia per la Rus­sia. La ZNPP potreb­be esse­re attual­men­te inat­ti­va, ma Kur­sk è in fun­zio­ne, e Zelen­sky pro­ba­bil­men­te inten­de­va invia­re un mes­sag­gio sim­bo­li­co che la cen­tra­le nuclea­re di Kur­sk potreb­be esse­re “la pros­si­ma”. In sostan­za, sta dicen­do: “Sia­te cau­ti, la cen­tra­le di Kur­sk è nel mio miri­no. Que­sta è solo la pri­ma dimo­stra­zio­ne del­la mia serietà”.
Ma per­ché Zelen­sky dovreb­be minac­cia­re anche i suoi part­ner? La rispo­sta ovvia è quel­la di scioc­car­li, indu­cen­do­li a for­ni­re più aiu­ti e a impe­gnar­si total­men­te per la vit­to­ria dell’Ucraina. “Date­ci tut­to o tra­sci­ne­re­mo il mon­do inte­ro con noi in una pal­la di fuo­co nuclea­re”. È curio­so quan­ta somi­glian­za ci sia tra Zelen­sky e Israe­le, con la loro opzio­ne San­so­ne e tut­to i Filistei.

§ § §

Il pro­ble­ma è che stan­no emer­gen­do sem­pre più pro­ve che non solo l’offensiva del Kur­sk si sta rive­lan­do un disa­stro, ma che Zelen­sky ha sacri­fi­ca­to il fron­te del Don­bass per met­te­re in atto que­sta mador­na­le trovata.
Innan­zi­tut­to abbia­mo un nuo­vo arti­co­lo del Finan­cial Times che affer­ma aper­ta­men­te che le uni­tà ucrai­ne sono sta­te riti­ra­te dal fron­te del Don­bass ver­so Kursk:

L’obiettivo fina­le dell’incursione ucrai­na, che sta uti­liz­zan­do alcu­ne del­le sue miglio­ri e più eli­ta­rie bri­ga­te, rima­ne poco chia­ro. Ma l’operazione ha dimo­stra­to che le dife­se di con­fi­ne del­la Rus­sia sono anco­ra debo­li a più di un anno dal­la pri­ma mini-incur­sio­ne ucrai­na e ha dato a Kiev una spin­ta mora­le mol­to necessaria.

Ciò con­fer­ma ulte­rior­men­te l’aspetto negoziale:

Gli ana­li­sti han­no affer­ma­to che l’Ucraina potreb­be cer­ca­re di usa­re l’offensiva di Kur­sk per miglio­ra­re la sua posi­zio­ne in poten­zia­li col­lo­qui. Sta per­den­do ter­ri­to­rio e uomi­ni nell’Ucraina orien­ta­le e sta anco­ra lot­tan­do per risol­ve­re la caren­za di muni­zio­ni e mano­do­pe­ra.

Poi è usci­to un nuo­vo arti­co­lo dell’Eco­no­mi­st che con­fer­ma­va la stes­sa cosa:

Pri­ma dan­do una bel­la lustra­ta alle scar­pe per bilan­cia­re il repor­ta­ge nega­ti­vo, poi sbat­ten­do­ci in fac­cia la verità:

«”Abbia­mo invia­to le nostre uni­tà più pron­te al com­bat­ti­men­to nel pun­to più debo­le del loro con­fi­ne”, affer­ma una fon­te del­lo sta­to mag­gio­re dispie­ga­ta nel­la regio­ne. “I sol­da­ti di leva han­no affron­ta­to i para­ca­du­ti­sti e si sono sem­pli­ce­men­te arre­si”. Ma altri aspet­ti dell’operazione indi­ca­no una cer­ta fret­ta nel­la pre­pa­ra­zio­ne. Tut­ti e tre i sol­da­ti cita­ti in que­sto arti­co­lo sono sta­ti riti­ra­ti, sen­za ripo­so, dal­le linee del fron­te sot­to pres­sio­ne a est con appe­na un gior­no di pre­av­vi­so».

La cosa più schiac­cian­te per l’AFU è che ammet­to­no che la Rus­sia, d’altro can­to, non ha dovu­to spo­sta­re le riser­ve dal Donbass:

«La Rus­sia ha spo­sta­to trup­pe dal fron­te di Khar­kiv, ma fino­ra ne ha spo­sta­te mol­to meno dal vita­le fron­te del Don­bass. “I loro coman­dan­ti non sono idio­ti”, affer­ma la fon­te del­lo sta­to mag­gio­re ucrai­no. “Stan­no spo­stan­do le for­ze, ma non così rapi­da­men­te come vor­rem­mo. San­no che non pos­sia­mo esten­de­re la logi­sti­ca di 80 o 100 km”».

In bre­ve: l’Ucraina ha riti­ra­to le sue uni­tà più d’élite dai fron­ti vita­li per por­ta­re a ter­mi­ne la fol­le impre­sa di Zelen­sky, men­tre la Rus­sia per la mag­gior par­te non lo ha fat­to, il che spie­ga per­ché le dire­zio­ni Pokro­v­sk e Cha­sov Yar con­ti­nua­no a cade­re nel­le mani dell’AFU men­tre par­lia­mo; a quan­to si dice, la Rus­sia ha uti­liz­za­to cir­ca l’80% del­le riser­ve di retro­guar­dia, con solo il 20% dei distac­ca­men­ti riti­ra­ti da altre aree, prin­ci­pal­men­te per­ché era­no già vici­ne, ad esem­pio l’810° Mari­nes è sta­to riti­ra­to dal fron­te di Vol­chan­sk per la sua vici­nan­za e la sua prontezza.
Ecco un’altra spie­ga­zio­ne più appro­fon­di­ta da una fon­te russa:

Come han­no fat­to le For­ze Arma­te ucrai­ne a for­ma­re un grup­po di sei, otto, die­ci (inse­ri­re il nume­ro più appro­pria­to) brigate?
Ci sono da tre a cin­que bri­ga­te + uni­tà di rin­for­zo che ope­ra­no nel­la dire­zio­ne di Kur­sk. For­mal­men­te. In real­tà, c’è moti­vo di cre­de­re che il grup­po sia com­po­sto da un paio di bri­ga­te più o meno omo­ge­nee (come la 22ª Bri­ga­ta Mec­ca­niz­za­ta Sepa­ra­ta) e grup­pi di com­bat­ti­men­to ete­ro­ge­nei di bat­ta­glio­ni (e for­se di com­pa­gnie), tra­sfe­ri­ti fret­to­lo­sa­men­te da altre sezio­ni del fron­te pri­ma del 6 ago­sto. L’abbondanza di sol­da­ti pro­ve­nien­ti da diver­se uni­tà e sud­di­vi­sio­ni, così come l’abbondanza di equi­pag­gia­men­to ete­ro­ge­neo, crea l’illusione di un grup­po enorme.
La stes­sa 41ª Bri­ga­ta mec­ca­niz­za­ta sepa­ra­ta (men­zio­na­ta dal Mini­ste­ro del­la Dife­sa nel suo rap­por­to) è un’unità piut­to­sto mal­con­cia. Pri­ma ha subi­to per­di­te vici­no a Cha­so­vy Yar. Poi è sta­ta tra­sfe­ri­ta in una zona “tran­quil­la” vici­no a Toretsk‑New York[1]. Il 21 luglio, ele­men­ti del­la 41ª Bri­ga­ta mec­ca­niz­za­ta sepa­ra­ta sono sta­ti col­pi­ti dagli Iskan­ders alla sta­zio­ne di Bar­ven­ko­vo, e ora i suoi ele­men­ti sono nel­la regio­ne di Kur­sk. Non è tra­scor­so abba­stan­za tem­po tra luglio e l’inizio di ago­sto per com­pen­sa­re le per­di­te di uomi­ni e attrez­za­tu­re. Lo stes­so si può dire degli “anti­e­roi” del­la dife­sa infrut­tuo­sa di Oche­re­tin: la 115ª Bri­ga­ta mec­ca­niz­za­ta sepa­ra­ta, così come l’80ª e l’82ª Bri­ga­ta d’assalto aereo ripe­tu­ta­men­te sconfitte.
Tut­to ciò dà ragio­ne di affer­ma­re che fu effet­tua­to un rapi­do tra­sfe­ri­men­to di ele­men­ti del­la bri­ga­ta, che dif­fi­cil­men­te sareb­be­ro anda­ti in bat­ta­glia in for­ze complete.

Nel para­gra­fo ini­zia­le dell’articolo dell’Eco­no­mi­st, vie­ne descrit­to come le bom­be pla­nan­ti rus­se abbia­no mas­sa­cra­to le loro unità:

Nota­te la men­zio­ne dell’ospedale di Sumy nell’ultima fra­se. Qui svi­lup­pa­no quel pensiero:

Ma i reso­con­ti dei feri­ti ucrai­ni sug­ge­ri­sco­no che non è sta­ta una pas­seg­gia­ta e che resta rischio­sa. Il repar­to dell’ospedale puz­za di sacri­fi­cio: ter­ra, san­gue e sudo­re feti­do. Medi­ca­zio­ni di allu­mi­nio per ustio­ni costeg­gia­no il cor­ri­do­io. Nel cor­ti­le, i pazien­ti, alcu­ni avvol­ti come mum­mie dal­la testa ai pie­di in ben­de, fuma­no furio­sa­men­te. Angol, un para­ca­du­ti­sta di 28 anni del­la 33ª bri­ga­ta, sem­bra un albe­ro di Nata­le. Il suo brac­cio sini­stro è immo­bi­liz­za­to in un dispo­si­ti­vo di fis­sag­gio. Tubi, sac­che e fili spor­go­no dal suo cor­po. Era anche a cir­ca 30 km in Rus­sia quan­do la sua for­tu­na è fini­ta. Non è sicu­ro se sia sta­ta l’artiglieria o una bom­ba a col­pir­lo. For­se è sta­to fuo­co ami­co; ce n’è sta­to mol­to. Tut­to ciò che rie­sce a ricor­da­re è di esse­re cadu­to a ter­ra e di aver urla­to “300”, il codi­ce per i feri­ti. I rus­si era­no sta­ti in fuga fino a quel momen­to, insi­ste, abban­do­nan­do equi­pag­gia­men­to e muni­zio­ni il più velo­ce­men­te possibile.

Ciò che è più degno di nota è che la nostra miglio­re fon­te diret­ta e sul cam­po del­la regio­ne cor­ro­bo­ra ogni paro­la. Un famo­so com­men­ta­to­re di TG che ho men­zio­na­to pri­ma vive a Sumy e rife­ri­sce su ciò che acca­de. È sicu­ra­men­te affi­da­bi­le in quan­to è la pri­ma per­so­na che ha ini­zia­to a par­la­re di “mas­sic­ci movi­men­ti di trup­pe AFU” attra­ver­so la cit­tà di Sumy una set­ti­ma­na pri­ma dell’inizio dell’incursione di Kur­sk. Ora riferisce:

Infor­ma­zio­ni esclu­si­ve da que­sto canale:
Ieri cir­ca 1000 sol­da­ti feri­ti, sia rus­si che ucrai­ni, sono sta­ti cura­ti negli ospe­da­li di Sumy.
I rico­ve­ri ospe­da­lie­ri per i sol­da­ti feri­ti sono ora qua­si 2000 a Sumy, anche gli ospe­da­li di Khar­kov, Cher­kas­sy e Kiev sono in fase di pre­pa­ra­zio­ne. Que­sto inclu­de sia sol­da­ti feri­ti rus­si che ucrai­ni, tut­ta­via dopo il pri­mo grup­po di rus­si, ora la mag­gior par­te dei feri­ti sono ucraini.

Quin­di, ci sono cir­ca 2000 feri­ti, per lo più ucrai­ni, che inva­do­no gli ospe­da­li di Sumy, men­tre quel­li “rus­si” da lui men­zio­na­ti sono pre­su­mi­bil­men­te deci­ne di pri­gio­nie­ri di guer­ra catturati.
Ciò è ulte­rior­men­te cor­ro­bo­ra­to dal­le con­ti­nue richie­ste sui cana­li ucrai­ni di cam­pa­gne di dona­zio­ne del san­gue di mas­sa a Sumy:

Ora, per esse­re per­fet­ta­men­te impar­zia­li e garan­ti­re l’integrità gior­na­li­sti­ca, fon­ti ucrai­ne han­no pub­bli­ca­to que­sto pre­sun­to video di un dipen­den­te di un ospe­da­le rus­so che lamen­ta­va il fat­to che un ospe­da­le loca­le fos­se sta­to anch’esso inon­da­to di feriti:

Tut­ta­via, ho tro­va­to un video di un vero ospe­da­le del­la regio­ne di Kur­sk, for­se pro­prio quel­lo di cui sopra, e non è mini­ma­men­te para­go­na­bi­le a ciò che sta acca­den­do negli ospe­da­li ucrai­ni di Sumy per quan­to riguar­da l’afflusso di mor­ti e feriti.
Nono­stan­te l’Ucraina abbia insan­gui­na­to un po’ la Rus­sia, in par­ti­co­la­re tra­mi­te l’attacco HIMARS con­tro una colon­na di rin­for­zo rus­sa, da quan­to ho potu­to vede­re le per­di­te con­ti­nua­no ad appa­ri­re sbi­lan­cia­te a favo­re del­la Russia.
Tor­nan­do all’articolo dell’Eco­no­mi­st, con­clu­do­no ammet­ten­do che potreb­be trat­tar­si di una trap­po­la russa:

La fon­te met­te in guar­dia dal para­go­na­re l’incursione di Kur­sk alla rapi­da ricon­qui­sta di gran par­te del­la pro­vin­cia di Khar­kov da par­te dell’Ucraina alla fine del 2022. L’esercito rus­so sta pren­den­do la guer­ra più seria­men­te ora, dice: “Il peri­co­lo è che cadre­mo in una trap­po­la e la Rus­sia ci rom­pe­rà i den­ti”. Dome­ni­ca il mini­ste­ro del­la Dife­sa rus­so ha affer­ma­to, anche se non per la pri­ma vol­ta, di ave­re “sven­ta­to” i ten­ta­ti­vi del­le for­ze ucrai­ne di pene­tra­re più a fon­do in Russia

Ora, sem­pre più fon­ti occi­den­ta­li non solo met­to­no in dub­bio la logi­ca di que­sta cam­pa­gna fal­li­men­ta­re, ma addi­rit­tu­ra pre­ve­do­no aper­ta­men­te che essa por­te­rà a una cata­stro­fe per l’AFU.
Der Spie­gel ha lan­cia­to que­sto tito­lo bom­ba:

E secon­do lo Spie­gel, qual è lo sco­po ulti­mo di que­sta “inva­sio­ne”?
Anco­ra una volta:

Gres­sel: La lea­der­ship ucrai­na vuo­le crea­re pres­sio­ne per pos­si­bi­li nego­zia­ti con la Rus­sia. Per que­sto ha biso­gno di una leva nego­zia­le, che ora vuo­le otte­ne­re con un ter­ri­to­rio occu­pa­to in modo rapi­do ed economico.

Ecco come rispon­do­no quan­do vie­ne chie­sto loro qua­le sia lo sce­na­rio peggiore:

Gres­sel: In Ger­ma­nia, il cam­po di Wagen­k­ne­cht gua­da­gne­reb­be popo­la­ri­tà. L’Ucraina potreb­be appa­ri­re come un’inaffidabile intra­pren­den­te. Ber­li­no e Washing­ton ridur­reb­be­ro il loro soste­gno. La mano­vra di Kur­sk potreb­be annun­cia­re la fine mili­ta­re dell’Ucraina.

Sono sta­ti pub­bli­ca­ti altri arti­co­li che cita­va­no l’obiettivo di “desta­bi­liz­za­re la Russia”:

Ed è vero, ogni sin­go­lo pas­so del­la “offen­si­va” fino­ra è sta­to costel­la­to di vari deep‑fake e ope­ra­zio­ni psi­co­lo­gi­che, come il fal­so video di oggi in cui Kona­shen­kov annun­cia che le for­ze cece­ne di Akh­mat “sono scappate”:

In real­tà, nul­la del gene­re è acca­du­to, poi­ché le for­ze cece­ne han­no addi­rit­tu­ra dif­fu­so un video dal­la regio­ne di Kur­sk che mostra­va la loro liqui­da­zio­ne di un’unità ucraina:

Ed è appar­sa que­sta fal­si­fi­ca­zio­ne anco­ra più ridi­co­la di Zakha­ro­va alla qua­le vie­ne fat­to dire che la Rus­sia è pron­ta a rinun­cia­re alla ZNPP in cam­bio dei ter­ri­to­ri rus­si cat­tu­ra­ti a Kursk:

Di più:

Un ana­li­sta esto­ne filo-ucrai­no com­men­ta la situazione:

§ § §

Il pro­ble­ma più gran­de al momen­to è che la neb­bia di guer­ra mol­to più for­te del soli­to ha per­mes­so alle fon­ti occi­den­ta­li e ai filo‑ucraini di inven­ta­re com­ple­ta­men­te varie fal­se “avan­za­te” nel­la regio­ne di Kur­sk. Pra­ti­ca­men­te ogni nuo­va map­pa da fon­ti occi­den­ta­li, che si trat­ti di ISW, dei vari arti­co­li pub­bli­ca­ti sopra, ecc., è attual­men­te com­ple­ta­men­te fal­sa. Infat­ti, l’AFU è sta­ta cac­cia­ta da ogni avan­za­ta pro­fon­da nel­la regio­ne di Kur­sk e ora occu­pa solo una pic­co­la area attor­no a Sudzha.
Tut­ti i pre­ce­den­ti avan­za­men­ti fino a Kom­ski Byki, Sna­go­st o Sha­go­ro­vo sono sta­ti tut­ti distrut­ti e respin­ti. I rin­for­zi rus­si han­no crea­to un muro impe­ne­tra­bi­le e le uni­tà ucrai­ne ora si stan­no trin­ce­ran­do attor­no a Sud­z­ha, cer­can­do dispe­ra­ta­men­te una cre­pa nell’armatura rus­sa men­tre ven­go­no len­ta­men­te distrut­te dal cre­scen­te pre­do­mi­nio rus­so dei dro­ni aerei nel­la zona. Per­si­no Sud­z­ha stes­sa, che l’AFU ha annun­cia­to con orgo­glio di aver cat­tu­ra­to, è ora in una spe­cie di zona gri­gia, con l’AFU che cer­ta­men­te non con­trol­la nes­su­na par­te del­la cit­tà, esclu­den­do la ste­le d’ingresso a nord‑ovest da cui han­no scat­ta­to alcu­ne foto per TikTok.
Di segui­to, alcu­ni video del­la zona oggi.

Attac­co rus­so a grap­po­lo a una colon­na ucraina

I Lan­cet colpiscono:

Ecco come appa­re real­men­te l’attuale linea del fron­te, con i cer­chi bian­chi che rap­pre­sen­ta­no quan­to lon­ta­no sia­no ini­zial­men­te arri­va­ti ​​inu­til­men­te i DRG ucrai­ni, supe­ran­do rapi­da­men­te le dife­se rus­se solo per far sem­bra­re che stes­se­ro con­qui­stan­do ter­ri­to­rio; le aree ros­se sono dove la Rus­sia ha ora ripre­so tutto:

Aggior­na­men­to da fon­te mili­ta­re russa:

Regio­ne di Kur­sk. Stia­mo lavo­ran­do su pic­co­li grup­pi nemi­ci. Ci sono sta­te bat­ta­glie con armi leg­ge­re. Ora abbia­mo ripu­li­to i 6–7 chi­lo­me­tri più vicini.
Stan­no cer­can­do di aggi­ra­re le aree pro­tet­te del fron­te e di attac­ca­re dal­le retro­vie. Le For­ze arma­te ucrai­ne han­no ini­zia­to ad abban­do­na­re il loro equi­pag­gia­men­to da com­bat­ti­men­to. Stan­no esau­ren­do il car­bu­ran­te e noi abbia­mo già inter­rot­to la loro for­ni­tu­ra di riser­ve. Le loro per­di­te sono gra­vi. Con­ti­nuia­mo a premere.
Rife­ri­sce il coman­dan­te in loco.
Reg­gi­men­to inti­to­la­to a Issa Pliev

Un’altra rapi­da pano­ra­mi­ca che spie­ga come l’Ucraina abbia “cat­tu­ra­to” così tan­to ter­ri­to­rio, quan­do in real­tà non è riu­sci­ta a man­te­ner­ne nul­la quan­do sono arri­va­ti i rin­for­zi russi:

Come han­no fat­to le For­ze Arma­te ucrai­ne ad avan­za­re così rapidamente?
Diver­si fat­to­ri han­no gio­ca­to un ruo­lo: l’abbondanza di vei­co­li a ruo­te, la prio­ri­tà del­la velo­ci­tà rispet­to al con­so­li­da­men­to e le rare for­ma­zio­ni di com­bat­ti­men­to del­le For­ze arma­te rus­se. Così, le uni­tà ucrai­ne, aggi­ran­do i nodi di resi­sten­za, in alcu­ni casi sono riu­sci­te a sci­vo­la­re fino a una pro­fon­di­tà di 10‑15 km nel pri­mo gior­no. Un altro pro­ble­ma è che i grup­pi coraz­za­ti mobi­li non ave­va­no peso, rifor­ni­men­ti o capa­ci­tà di soprav­vi­ven­za suf­fi­cien­ti per man­te­ne­re il ter­ri­to­rio. Non appe­na le for­ma­zio­ni di com­bat­ti­men­to del­le For­ze arma­te rus­se sono sta­te con­so­li­da­te, le cor­se a tut­ta velo­ci­tà sui vei­co­li coraz­za­ti ucrai­ni sono ces­sa­te. Con l’intensificazione del lavo­ro degli ope­ra­to­ri UAV e dell’aviazione dell’esercito, la capa­ci­tà di ammas­sa­re for­ze e vei­co­li coraz­za­ti è scom­par­sa. Ora ven­go­no cac­cia­ti anche i sin­go­li vei­co­li corazzati
- Dal­la dire­zio­ne ope­ra­ti­va di Khar­kov (GV “Nord”) — uni­tà del­la 138ª bri­ga­ta di fuci­lie­ri moto­riz­za­ti sepa­ra­ti rus­si (SMRB), dal­la 6a arma­ta com­bi­na­ta (OVA) — al bat­ta­glio­ne di fuci­lie­ri moto­riz­za­ti rin­for­za­ti com­bi­na­ti (MSB), il 44° cor­po d’armata (AK), appa­ren­te­men­te, dal suo 128° SMRB e 72° MRDB, si sta spo­stan­do nel­la dire­zio­ne di Kur­sk, fino a 3 battaglioni
- Dal­la dire­zio­ne di Kupyan­sk, pro­ba­bil­men­te il 272° reg­gi­men­to fuci­lie­ri moto­riz­za­ti (47a divi­sio­ne corazzata\td), ovvia­men­te, ha anche “invia­to” un bat­ta­glio­ne fuci­lie­ri motorizzati
- Sono già sta­ti regi­stra­ti fino a 2 bat­ta­glio­ni d’assalto avio­tra­spor­ta­ti (AAB), que­sto è “in cima” al bat­ta­glio­ne d’assalto para­ca­du­ti­sti (PAB) del 217° reg­gi­men­to d’assalto para­ca­du­ti­sti (PAR) del­la 98ª divi­sio­ne avio­tra­spor­ta­ta (AAD), che era in dire­zio­ne Kur­sk PRIMA del­la visi­ta del­le For­ze arma­te ucrai­ne. Sono pro­ba­bil­men­te del­la 104ª divi­sio­ne d’assalto avio­tra­spor­ta­ta (AAD) del­le Guar­die del Dnie­per, dal­la dire­zio­ne del Dnieper.
Ci sono anche infor­ma­zio­ni sul­lo spo­sta­men­to in dire­zio­ne di Kur­sk di alme­no un bat­ta­glio­ne di mari­nes (OB MP) del­la 810ª bri­ga­ta di mari­nes sepa­ra­ta (OB MP), ma in qual­che modo non ci cre­do … mol­to pro­ba­bil­men­te si trat­ta di un bat­ta­glio­ne del­la 155ª bri­ga­ta di mari­nes sepa­ra­ta, che era sta­to pre­ce­den­te­men­te schie­ra­to e ope­ra­va in dire­zio­ne di Volchansk.
- Le trup­pe rima­nen­ti (for­ze) del pri­mo sca­glio­ne saran­no ovvia­men­te com­po­ste da uni­tà (BTGr) del­la 64ª e 38ª bri­ga­ta di fuci­lie­ri moto­riz­za­ti sepa­ra­ti (OMSBR) del­la 35ª arma­ta mul­ti­ruo­lo del GV “East” …
Per­tan­to pos­sia­mo affermare …
- In sostan­za, quel­le stes­se “riser­ve” che i rus­si stan­no ora richia­man­do nel­la dire­zio­ne ope­ra­ti­va di Kur­sk per “taglia­re fuo­ri” l’offensiva del­le For­ze arma­te ucrai­ne rap­pre­sen­ta­no un vero e pro­prio “miscu­glio” (un insie­me di for­ze e mez­zi mol­to diver­si, con livel­li effet­ti­vi di capa­ci­tà di com­bat­ti­men­to mol­to diver­si), evi­den­te­men­te assem­bla­to in fretta.
Come “met­te­re insie­me tut­to que­sto” e gestir­lo in una dire­zio­ne ope­ra­ti­va sepa­ra­ta, come si dice in una situa­zio­ne “al volo”, con un evi­den­te defi­cit di tem­po e “pro­ble­mi nel moni­to­rag­gio del­la situa­zio­ne”, è una gran­de doman­da … Il coman­do rus­so ha ten­ta­to di “fare que­sto truc­co” in una situa­zio­ne mol­to simi­le nel­la regio­ne di Khar­kov, che si con­clu­se con un evi­den­te fal­li­men­to e con la riti­ra­ta del­le trup­pe rus­se da lì …
- Al momen­to, il coman­do rus­so sta agen­do secon­do un algo­rit­mo del tut­to com­pren­si­bi­le, risol­ven­do due com­pi­ti prin­ci­pa­li: la “mini­miz­za­zio­ne” (con­te­ni­men­to) dell’offensiva del­le For­ze Arma­te ucrai­ne su vasta sca­la (vale a dire nel suo rit­mo e nel­la sua por­ta­ta) e il ten­ta­ti­vo di gua­da­gna­re tem­po per lo spie­ga­men­to ope­ra­ti­vo di for­ze e risor­se aggiun­ti­ve in una nuo­va dire­zio­ne ope­ra­ti­va, che, ovvia­men­te, è sor­ta per il coman­do rus­so “fuo­ri pia­no” e all’improvviso …
- E infi­ne, non ho infor­ma­zio­ni affi­da­bi­li sul fat­to che il nemi­co abbia ini­zia­to a spo­sta­re ulte­rio­ri for­ze (riser­ve) nel­la regio­ne di Kur­sk da aree chia­ve per sé — Kra­ma­tor­sk, Tore­tsk, Pokro­v­sk o Kura­kho­v­sk, dove sta con­du­cen­do un’offensiva  … E que­sto, ovvia­men­te, sem­bra abba­stan­za eloquente …
Ma, in que­sto con­te­sto, vor­rei sot­to­li­nea­re che la situa­zio­ne nel­la dire­zio­ne ope­ra­ti­va di Kur­sk ha ovvia­men­te, per così dire, un “poten­zia­le significativo” …
Pro­ba­bil­men­te il coman­do rus­so dovrà schie­ra­re rapi­da­men­te un secon­do sca­glio­ne di for­ze e risor­se AGGIUNTIVE (le sue riser­ve) nel­la dire­zio­ne ope­ra­ti­va di Kur­sk (mol­to pro­ba­bil­men­te nell’ambito del GV “Nord”), per­ché è già ovvio che i 10–11 bat­ta­glio­ni “rapi­da­men­te cat­tu­ra­ti” in diver­se dire­zio­ni e di diver­se uni­tà e for­ma­zio­ni non risol­ve­ran­no fon­da­men­tal­men­te il pro­ble­ma lì …
A que­sto pro­po­si­to, sarà mol­to inte­res­san­te vede­re da chi e in cosa sarà com­po­sto que­sto “secon­do scaglione”.

Ed ecco l’ottima pano­ra­mi­ca di Star­she Eddy sul­la fase attua­le dell’offensiva:

1. È chia­ro a tut­ti che l’offensiva è sta­ta inter­rot­ta per il momen­to. Il nemi­co si sta agi­tan­do, cer­can­do di espan­de­re la testa di pon­te. Secon­do i pri­gio­nie­ri, appa­ren­te­men­te, il loro com­pi­to era quel­lo di pren­de­re dav­ve­ro Kur­cha­tov. E que­sto com­pi­to è sta­to osta­co­la­to dal­la dife­sa del­le reclu­te e del­le guar­die di fron­tie­ra nel­la cit­tà di Sud­z­ha. Aven­do un van­tag­gio in ter­mi­ni di for­ze, mez­zi e dete­nen­do l’iniziativa, il nemi­co non è riu­sci­to a pren­der­ne il con­trol­lo per mol­to tempo.
2. È chia­ro che stan­no cer­can­do di espan­de­re la testa di pon­te e stan­no intro­du­cen­do riser­ve. Ma, a giu­di­ca­re dal fat­to che il loro equi­pag­gia­men­to ha ini­zia­to a “pro­sciu­gar­si” [man­can­za di car­bu­ran­te], l’iniziativa sta sva­nen­do. Que­sto è uno dei segna­li che non ci si può aspet­ta­re un secon­do attac­co. Cioè, non ci si può aspet­ta­re nuo­ve gran­di svol­te. Que­sto non signi­fi­ca affat­to che dob­bia­mo incro­cia­re le brac­cia e gri­da­re “Evvi­va! Abbia­mo vin­to!” No, ma que­sto è uno dei segna­li che il nemi­co sta esau­ren­do le for­ze. Stan­no sca­van­do, sarà mol­to dif­fi­ci­le tirar­li fuo­ri dal suo­lo di Kur­sk. Ma come la vedo­no i mili­ta­ri? Il nume­ro di obiet­ti­vi è mol­to ele­va­to. Per i “lan­ce­tists” (spe­cia­li­sti nell’utilizza dei dro­ni Lan­cet: N.d.T.), gli FPV-shniks, un mare di lavo­ro, il che signi­fi­ca che i nostri li vedo­no, e que­sto è un bene. Ci sarà un risul­ta­to. L’equipaggiamento del nemi­co ver­rà distrutto.
3. Dovrem­mo aspet­tar­ci incur­sio­ni da loro in altre dire­zio­ni? Dovrem­mo. Potreb­be­ro anche ave­re un sus­sul­to. Il fat­to che stia­mo tra­sfe­ren­do for­ze e risor­se da un fron­te all’altro dimo­stra anco­ra una vol­ta che non abbia­mo abba­stan­za for­ze e risor­se per lan­cia­re un’offensiva su lar­ga sca­la. E natu­ral­men­te, dob­bia­mo anco­ra pren­de­re deci­sio­ni più dure e soli­de riguar­do alla guer­ra, ecc. Per­ché è mol­to dif­fi­ci­le com­bat­te­re con tali for­ze e risorse.
4. Sul­la base dei risul­ta­ti di que­sta offen­si­va ucrai­na nei pres­si di Kur­sk, dob­bia­mo ora pren­de­re le paro­le del Pre­si­den­te come base e final­men­te ini­zia­re a for­ma­re una zona cusci­net­to. Dob­bia­mo sta­re a Sumy, Cher­ni­gov, come mini­mo, accer­chia­re e poi pren­de­re Khar­kov, altri­men­ti non avre­mo pace né gior­no né not­te da que­sto maia­le pazzo.

Pro­prio come abbia­mo discus­so l’ultima vol­ta, ieri sera le for­ze ucrai­ne han­no ten­ta­to di son­da­re alme­no due nuo­ve dire­zio­ni sul fron­te di Bel­go­rod, dove ave­vo det­to che le for­ze si sta­va­no accu­mu­lan­do. Ricor­do che ave­vo ipo­tiz­za­to che avreb­be­ro pun­ta­to ver­so l’area di Gray­vo­ron, per­ché se cono­sci le tat­ti­che, è una del­le poche aree anco­ra pra­ti­ca­bi­li, ed ecco, è più o meno dove han­no col­pi­to. A quan­to si dice, han­no radu­na­to fino a un reg­gi­men­to con 100 pez­zi di equi­pag­gia­men­to per lo più leg­ge­ro a Boho­du­khiv, sul lato ucrai­no appe­na a sud di Grayvoron.
Entram­bi sono fini­ti a Bezy­me­no, che come pote­te vede­re si tro­va pro­prio accan­to al chec­k­point di Grayvoron:

Anche a Poroz, dall’altro lato set­ten­trio­na­le di Grayvoron:

Così come da qual­che par­te nel­la dire­zio­ne di Bela­ya, appe­na a sud di Sud­z­ha e a nord di Grayvoron:

Entram­bi que­sti attac­chi sono sta­ti respin­ti dal­le for­ze rus­se. Per usa­re l’offensiva di Zaporož’e come paral­le­lo, il pri­mo raid a Sud­z­ha e oltre fu la spin­ta prin­ci­pa­le da Ore­khov e Mala Tok­ma­ch­ka. Ora, que­ste mis­sio­ni secon­da­rie sono equi­va­len­ti alle mis­sio­ni ini­zia­li dell’Ucraina attor­no alla spor­gen­za di Vre­me­v­ka, giù fino a Sta­ro­mayor­ske, Uro­z­hay­ne, ecc.
Quin­di, per ora i loro assi prin­ci­pa­li sono sta­ti smus­sa­ti con mol­te per­di­te e attrez­za­tu­re distrut­te, ma pre­su­mi­bil­men­te stan­no anco­ra recu­pe­ran­do le riser­ve rima­nen­ti men­tre effet­tua­no rico­gni­zio­ni per indi­vi­dua­re even­tua­li aper­tu­re in vista di un’incursione secon­da­ria. Ricor­dia­mo che nell’offensiva di Zaporož’e alla fine han­no avu­to suc­ces­so in un paio di dire­zio­ni secon­da­rie, alme­no per un po’, quin­di la Rus­sia non è anco­ra com­ple­ta­men­te fuo­ri peri­co­lo. Tut­ta­via, la situa­zio­ne sem­bra sem­pre più favo­re­vo­le per la par­te rus­sa poi­ché l’Ucraina ha già spe­so mol­to mate­ria­le per un gua­da­gno mol­to scarso.
Quin­di, men­tre c’è qual­che peri­co­lo che l’Ucraina pos­sa anco­ra fare qual­che pro­gres­so, con ogni gior­no che pas­sa ciò sem­bra sem­pre più impro­ba­bi­le. Le riser­ve rus­se ven­go­no uti­liz­za­te e, men­tre l’AFU si sta trin­ce­ran­do intor­no a Sud­z­ha, que­sto potreb­be signi­fi­ca­re la loro fine. Ciò per­ché il prin­ci­pa­le suc­ces­so dell’Ucraina nel­la par­te ini­zia­le dell’operazione si basa­va sul­la pre­fe­ren­za per velo­ci­tà a sca­pi­to del con­so­li­da­men­to di qual­sia­si ter­re­no. Le uni­tà rus­se sono sta­te col­te un po’ impre­pa­ra­te, mol­te di esse sono sta­te sem­pli­ce­men­te “sca­val­ca­te” dai rapi­di vei­co­li leg­ge­ri ucrai­ni a ruote.
Ma se gli ucrai­ni deci­do­no di trin­ce­rar­si e tra­sfor­ma­re il fron­te in un altro com­bat­ti­men­to di arti­glie­ria, la Rus­sia li anne­ghe­rà in un mare di bom­be pla­nan­ti e mas­sic­ci scon­tri di arti­glie­ria, distrug­gen­do­ne le posi­zio­ni sta­ti­che e tra­sfor­man­do­le in un altro bagno di san­gue per l’AFU come a Khryn­ki. In effet­ti, alcu­ni han­no per­si­no sug­ge­ri­to che Putin potreb­be di nuo­vo “ritar­da­re” la loro espul­sio­ne dal ter­ri­to­rio. Non cre­do, come cre­do­no altri, che sia sta­ta una trap­po­la del tut­to deli­be­ra­ta da par­te del MOD rus­so (mini­ste­ro del­la Dife­sa: N.d.T.), per atti­ra­re l’AFU a Kur­sk, ma ora che sono qui Putin potreb­be trar­ne van­tag­gio ritar­dan­do la loro espul­sio­ne per maci­na­re aper­ta­men­te le ulti­me uni­tà d’élite rima­ste dell’AFU, pro­prio come a Khryn­ki. Dopo­tut­to, non fer­mar­ti mai quan­do il tuo avver­sa­rio sta com­met­ten­do un gra­ve erro­re: se si pre­sen­ta un’opportunità per scon­fig­ger­lo su lar­ga sca­la in un modo che potreb­be acce­le­ra­re la fine del­la guer­ra, allo­ra per­ché no?
Non dimen­ti­ca­te che la tan­to voci­fe­ra­ta “vera offen­si­va” si sareb­be con­cen­tra­ta sul­la cen­tra­le di Zaporož’e a Ener­go­dar. Il cana­le ucrai­no Rezi­dent ritie­ne che que­sta potreb­be esse­re anco­ra la mos­sa giu­sta, con Kur­sk come pri­ma fase di depi­stag­gio. Zelen­sky potreb­be aver segna­la­to tali inten­zio­ni bom­bar­dan­do oggi la ZNPP, dimo­stran­do che la sua osses­sio­ne per la cen­tra­le rima­ne un obiet­ti­vo primario.
Cana­le ucrai­no Rezident:

#Insi­de
La nostra fon­te nel­lo Sta­to Mag­gio­re ha det­to che le For­ze Arma­te dell’Ucraina nel­la dire­zio­ne di Kur­sk han­no coin­vol­to 2000 mili­ta­ri, ora stan­no aspet­tan­do le riser­ve aggiun­ti­ve che si stan­no accu­mu­lan­do a Sumy. La nuo­va cam­pa­gna offen­si­va dell’esercito ucrai­no è com­po­sta da diver­se fasi, il col­po prin­ci­pa­le sarà con­cen­tra­to sul­la cen­tra­le nuclea­re di Zaporož’e, men­tre le For­ze Arma­te por­te­ran­no avan­ti diver­se altre ope­ra­zio­ni di distra­zio­ne in Russia.

Röpc­ke su Bild:

«L’Ucraina dovrà lascia­re la Rus­sia». L’analista mili­ta­re del quo­ti­dia­no tede­sco Bild Julian Röpc­ke ha chie­sto di “non far­si ingan­na­re” sull’operazione Kur­sk del­le For­ze armate.
“Nono­stan­te tut­ta l’euforia, non capi­sco anco­ra la stra­te­gia ucrai­na. Se hai dav­ve­ro 5000 sol­da­ti fre­schi più equi­pag­gia­men­to, per­ché non sfon­da­re il fron­te rus­so a Khar­kov, Lugan­sk, Done­tsk o Zapo­ro­z­hye?”, si chiede.
“Non pren­dia­mo­ci in giro. Natu­ral­men­te, l’Ucraina dovrà riti­rar­si dal­la Rus­sia. For­se non imme­dia­ta­men­te, ma pro­prio nel con­te­sto dei nego­zia­ti di pace e sot­to la pres­sio­ne inter­na­zio­na­le. A que­sto pro­po­si­to, la stra­te­gia di con­qui­sta del­la regio­ne rus­sa rima­ne estre­ma­men­te rischio­sa. E spe­ria­mo che que­sta sia solo una distra­zio­ne pri­ma del­la libe­ra­zio­ne del sud e dell’est dell’Ucraina”, ha affer­ma­to Röpcke. 

§ § §

A pro­po­si­to, una ter­za ragio­ne per la cor­sa dispe­ra­ta di Zelen­sky a Kur­sk potreb­be esse­re quel­la di far deli­be­ra­ta­men­te fal­li­re i nego­zia­ti, ver­so i qua­li gran par­te dell’Occidente lo sta sem­pre più spin­gen­do. Pro­prio come il suo coe­vo Neta­nya­hu, Zelen­sky è intrap­po­la­to in una spi­ra­le di esca­la­tion per la soprav­vi­ven­za, costret­to a con­ti­nua­re la guer­ra a tut­ti i costi per scon­giu­ra­re la sua per­di­ta di pote­re, che sareb­be segui­ta dall’essere abban­do­na­to in pasto ai lupi.
Pro­ba­bil­men­te cre­de che for­zan­do la mano del­la Rus­sia attra­ver­so il con­ti­nuo supe­ra­men­to di linee ros­se, potreb­be inne­sca­re uno scon­tro tra NATO e Rus­sia che garan­ti­reb­be la con­ti­nua­zio­ne del con­flit­to e la soprav­vi­ven­za poli­ti­ca (e pro­ba­bil­men­te fisi­ca) del suo clan.

Legi­tim­ny:
Tut­te le nostre fon­ti sono sicu­re che la cri­si ucrai­na è ora pos­si­bi­le nell’ultima fase, dove Zelen­sky ha deci­so di pun­ta­re tut­to e anda­re all‑in. Ciò signi­fi­ca che le per­so­ne dell’ufficio san­no che «la riser­va di pote­re» è poca ed è neces­sa­rio aumen­ta­re il rit­mo, chiu­den­do la par­ti­ta quest’anno alle miglio­ri con­di­zio­ni pos­si­bi­li per loro stessi.
Se il pia­no di Zelen­sky fal­li­sce, allo­ra l’Ucraina non esi­ste­rà nem­me­no nei suoi attua­li con­fi­ni territoriali.
Stia­mo osservando …

§ § §

Vi lascio con quest’ultima rifles­sio­ne pro­fon­da sul­la situa­zio­ne di Kur­sk e sugli even­ti in corso:

Spe­ro che la scap­pa­tel­la nell’Oblast di Kur­sk sia il can­to del cigno del regi­me di Zelen­sky e che, dopo il fal­li­men­to lì, non abbia più l’opportunità di ripe­te­re qual­co­sa di simi­le. Que­sta sto­ria è la quin­tes­sen­za del­lo sti­le poli­ti­co del­lo Ze‑team: non è un caso che quan­do si è svol­ta, non ci sia­no sta­te accu­se di burat­ti­nai occi­den­ta­li, clien­ti occi­den­ta­li o una trac­cia occi­den­ta­le. L’Occidente, rap­pre­sen­ta­to dai suoi vari ora­to­ri, ha det­to imme­dia­ta­men­te: que­sta è Kiev stes­sa, la sua ini­zia­ti­va. E que­sta vol­ta, in qual­che modo, tut­ti gli han­no cre­du­to imme­dia­ta­men­te e auto­ma­ti­ca­men­te. Per­ché lo sti­le è uni­co e non può esse­re riprodotto:
1. L’esaurimento media­ti­co è il valo­re più alto, sosti­tui­sce il signi­fi­ca­to mili­ta­re-stra­te­gi­co, che non esi­ste affat­to. Hype, tito­li, Mi pia­ce, com­men­ti, video di Tik­Tok: tut­to que­sto è pre­zio­so in sé e impor­tan­te qui e ora, anche se la situa­zio­ne gene­ra­le peg­gio­ra a cau­sa del­le azio­ni intra­pre­se e nel­la fase suc­ces­si­va (ine­vi­ta­bil­men­te) ci saran­no scon­fit­ta e vergogna;
2. Il pub­bli­co di rife­ri­men­to prin­ci­pa­le di tali spet­ta­co­li (alla Ban­ko­va pen­sa­no in que­ste cate­go­rie), come nell’Oblast di Kur­sk, sono gli spon­sor del regi­me in Occi­den­te. Il com­pi­to è quel­lo di ricor­da­re alla gen­te di sé stes­si, di sti­mo­la­re l’interesse calan­te, il soste­gno poli­ti­co e, soprat­tut­to, il finan­zia­men­to. Per dimo­stra­re che c’è anco­ra pol­ve­re da spa­ro nel­le fia­schet­te di pol­ve­re da spa­ro, ed è pre­ma­tu­ro abban­do­na­re il pro­get­to. Cioè, davan­ti a noi c’è un even­to di pub­bli­che rela­zio­ni, come la pre­sen­ta­zio­ne di un nuo­vo album;
3. Il com­pi­to del­la Rus­sia è sta­to pub­bli­ca­men­te espres­so da Yer­mak la scor­sa pri­ma­ve­ra: por­ta­re la guer­ra nel­la casa di ogni rus­so. Que­sto è il signi­fi­ca­to di azio­ni così rumo­ro­se e vuo­te, come un tam­bu­ro, come i dro­ni sul Crem­li­no. La con­vin­zio­ne irra­zio­na­le che la desta­bi­liz­za­zio­ne ini­zie­rà dall’isteria sui social net­work in Rus­sia e la gen­te andrà a rove­scia­re Putin. La doman­da su qua­le sia il pun­to di inve­sti­re in que­sto, se tut­ta l’esperienza degli ulti­mi anni dimo­stra che la socie­tà rus­sa rea­gi­sce alle minac­ce ester­ne esat­ta­men­te nel modo oppo­sto e tut­ti i segna­li di desta­bi­liz­za­zio­ne oggi in Ucrai­na, non ha sen­so. Que­sto è un argo­men­to del­la ragio­ne, ed ecco l’autoipnosi col­let­ti­va. Il feno­me­no del pen­sie­ro di gruppo;
4. La popo­la­zio­ne civi­le non è rispar­mia­ta: né la pro­pria né quel­la degli altri. Que­sta è la ragio­ne del­le pur­ghe e del­le repres­sio­ni dopo la rioc­cu­pa­zio­ne del­la regio­ne di Khar­kov, que­sta è la ragio­ne del bom­bar­da­men­to, anco­ra una vol­ta insen­sa­to dal pun­to di vista mili­ta­re, del­le aree resi­den­zia­li di Done­tsk e Bel­go­rod (vedi pun­to 3), que­sta è la ragio­ne dell’attuale uti­liz­zo di civi­li come ostag­gi e scu­di umani;
5. Non rispar­mia­no nem­me­no i loro sol­da­ti ucrai­ni, moti­vo per cui ora sono così a cor­to di per­so­na­le, e l’intero vil­lag­gio sta com­bat­ten­do con­tro i ragaz­zi del TCC. Sono sta­ti man­da­ti nel­la regio­ne di Kur­sk sem­pli­ce­men­te per esse­re mas­sa­cra­ti. Per il gusto del clamore.
Ripe­to, non sono gli USA, non sono l’Europa, non sono Soros e non sono i ret­ti­lia­ni. I media siste­mi­ci occi­den­ta­li ora scri­vo­no con scon­cer­to che, data la situa­zio­ne cri­ti­ca al fron­te, Kiev sta pren­den­do misu­re che stan­no peg­gio­ran­do ulte­rior­men­te la sua situa­zio­ne. Ma que­sto è lo sti­le poli­ti­co di Zelen­sky e del suo “quar­tie­re”. Lo show busi­ness è un’affettazione iper­tro­fi­ca con par­zia­le atro­fia dell’intelletto e del­la mora­li­tà. Que­sto è ciò che stia­mo veden­do nel­la regio­ne di Kur­sk. Quan­do lo show busi­ness arri­va al pote­re, si tra­sfor­ma in un cir­co san­gui­na­rio. Que­sto cir­co ora sta lot­tan­do per l’estensione del suo pote­re nel modo che ritie­ne giusto.
“Il libro di Nosovich”


Note

[1] Cit­ta­di­na ucrai­na il cui nome è N’ju‑Jork, spes­so occi­den­ta­liz­za­to in New York. In epo­ca sovie­ti­ca la sua deno­mi­na­zio­ne era Novhorods’ke (N.d.T.).

 

Tra­du­zio­ne di Erne­sto Russo