Le ultime notizie sul campo del conflitto in Ucraina dalla penna del noto analista Simplicius nell’articolo che presentiamo tradotto in italiano.
Buona lettura.
La redazione
Il generale Syrsky sconvolge con la notizia dell’aumento delle truppe e dei mezzi corazzati russi
Report sulla situazione al 24 luglio 2024
Simplicius
Dopo una breve pausa che ha segnato un periodo di tentativi di distrazione, durante i quali l’Ucraina e i suoi sponsor occidentali hanno cercato disperatamente di distogliere la nostra attenzione dalle presunte “ingenti perdite” della Russia, questa settimana è stata pubblicata una serie di nuovi articoli che hanno nuovamente proclamato la terribile situazione in cui versa l’Ucraina in prima linea.
Il primo articolo è del Kiev Independent e descrive le terribili condizioni del fronte di Toretsk:
Non c’è nulla di degno di nota da citare, solo i soliti discorsi sulle numerose vittime, sui vecchi soldati malconci e sconfitti appesi a un filo, anche se fornisce qualche spunto sui progressi russi in quella direzione.
Un nuovo pezzo di The Economist fornisce un altro spunto molto interessante. L’articolo parla di Vadym Sukharevsky, capo delle Unmanned Systems Forces dell’Ucraina, ovvero lo zar dei droni di tutta l’Ucraina. L’articolo nota che questa è la prima posizione del suo genere in tutto il mondo, il che dimostra quanto l’Ucraina sia all’avanguardia quando si tratta di droni; come ho sempre detto, è una conseguenza della necessità per l’Ucraina. La Russia può permettersi di essere leggermente più lassista perché ha una pletora di opzioni offensive, mentre l’Ucraina non ha praticamente nulla a parte i droni su cui appoggiarsi.
Ma se pensate che questo significhi che la Russia sia indietro sui droni, come dice la narrazione comune, ripensateci: lo zar dei droni dell’Ucraina mette il timbro finale e decisivo su questo punto molto dibattuto:
Quindi, secondo colui che è letteralmente il capo dell’intero programma ucraino sui droni, la Russia, nel peggiore dei casi, è in parità qualitativa con l’Ucraina, ma è avanti di sei a uno quantitativamente. I propagandisti pro‑ucraini non hanno altri argomenti su cui basarsi su questo tema.
Ma ciò che è ancora più interessante è la seguente rivelazione. Leggete il frammento nella sua interezza, poiché riguarda molte questioni trattate qui negli ultimi mesi:
Quindi, per prima cosa, lo zar dei droni fa un’altra grande rivelazione, che confuta totalmente le affermazioni secondo cui l’Ucraina potrebbe infliggere più vittime alla Russia. Afferma chiaramente che i droni non hanno sostituito l’artiglieria sul campo di battaglia, quindi come può l’Ucraina subire meno vittime quando la Russia ha di gran lunga il suo più grande vantaggio nell’artiglieria? Un punto controverso comunque, ora lo sappiamo, poiché secondo lui la Russia ha anche il vantaggio dei droni.
Ma poi continua a respingere tutti i discorsi a lungo termine sugli sciami di droni AI e simili, forse confutando tutte le iniziative altamente ambiziose del DARPA e di Eric Schmidt (“Progetto Cicogna Bianca”) che si diceva fossero sul punto di ribaltare le sorti della guerra contro la Russia[1].
L’articolo si conclude con questa inquietante dichiarazione dello zar dei droni:
Scherza dicendo di avere due previsioni sulla direzione della guerra dei droni: una pessima e l’altra abbastanza pessima. “Siamo noi quelli già in trincea. Non puoi spaventarci. Ma il resto del mondo? Potrebbe avere un brusco risveglio”.
Poi abbiamo il Guardian con questa chicca:
Inizia da subito con un pizzico di umorismo involontario, rivelando che i suoi giornalisti non hanno molta familiarità con il concetto di OPSEC[2]:
Ma la successiva serie di ammissioni è così scioccante che forse dovreste sedervi per leggerla … e no, non sto esagerando né facendo clickbait.
Leggete quanto segue, quindi rileggetelo:
Ci sono così tante cose da spiegare che devo farlo in sequenza.
In primo luogo, fino ad oggi, sono l’unico analista al mondo che ha sostenuto che i veri numeri totali della forza dell’invasione russa erano inferiori a 100.000, mentre tutti gli altri avevano la testa tra le nuvole con i numeri della CNN di 250.000 e oltre. Qui, per la prima volta, sembra che lo stesso comandante in capo delle Forze armate ucraine confermi che la forza iniziale della Russia ammontava a soli 100.000 effettivi. Molti ricorderanno che in vari momenti ho stimato che fosse di 80‑120.000 o meno, rispetto a un esercito ucraino che era già di oltre 250.000 all’epoca, prima della mobilitazione di emergenza di centinaia di migliaia di altri. Segnatelo come un altro fiore all’occhiello.
Lo shock successivo: l’esercito russo è sulla buona strada per raggiungere quasi 700.000 soldati entro la fine del 2024? Come diavolo è possibile? Ci avete appena detto che i russi subiscono qualcosa come 100.000 morti al mese e vengono completamente massacrati dalla potente AFU[3]. Questo semplicemente non ha senso. Potrebbe essere che, forse, avevo di nuovo ragione, in particolare su come i numeri di MediaZona sono stati disperatamente insabbiati quando hanno iniziato a raggiungere minimi storici, e l’Ucraina ha iniziato a compensare eccessivamente il suo crollo in corso inventando false perdite russe[4]?
Il seguente è collegato, e ne abbiamo appena discusso a lungo in uno degli ultimi rapporti. I carri armati russi non solo superano quelli ucraini di diversi ordini di grandezza, ma sono passati da 1700 a 3500? L’artiglieria è triplicata, mentre i mezzi corazzati russi sono passati da 4500 a 8900? Non ci stavano forse ingannando sul fatto che la Russia sta esaurendo i carri armati e gli IFV[5], che produce solo 50 pezzi all’anno, eccetera? Cos’è questa improvvisa svolta rivoluzionaria?
È interessante notare che Syrsky riconosce le recenti voci di una nuova offensiva russa a Zaporozhye, che si è svolta come segue:
I canali ucraini con riferimento al comando delle Forze Armate dell’Ucraina scrivono della concentrazione di circa 90 mila militari russi in direzione di Zaporozhye. Le forze si stanno accumulando e sono quasi pronte a colpire in direzione di Orekhov e Gulyai‑pole.
Naturalmente, Syrsky doveva pur fare almeno un gesto d’obbligo verso la linea ufficiale, per evitare che ogni speranza sembrasse perduta, così ha ripetuto la vecchia storia delle perdite, nonostante contraddicesse totalmente le precedenti cifre relative alla manodopera:
I successi della Russia, nel frattempo, hanno avuto un costo umano sbalorditivo. Le vittime del Cremlino sono state “tre volte” più alte di quelle dell’Ucraina, e “anche di più” in certe direzioni, ha detto Syrskyi. “Il loro numero di morti è molto più grande”, ha sottolineato. A febbraio Volodymyr Zelensky ha detto che 31.000 membri del personale di servizio ucraino erano morti dal 2022. Syrskyi potrebbe aggiornare questa cifra? Ha rifiutato, dicendo che le perdite erano “sensibili” e che si trattava di un argomento che Mosca potrebbe sfruttare.
È abbastanza conveniente notare come le perdite dell’Ucraina rimangano comunque troppo “sensibili” per essere pubblicate.
Di fatto, lo stesso Zelensky ha recentemente fatto strani accenni alle crescenti perdite ucraine, accompagnate da richieste di cessazione della guerra.
A conferma definitiva della mia analisi, Syrsky ammette che gli F‑16 ucraini verrebbero probabilmente relegati a ruoli di difesa aerea e afferma che le difese aeree e la potenza aerea russe sono troppo grandi perché gli F‑16 possano avvicinarsi alla linea del fronte.
Syrsky, inoltre, termina l’articolo accennando ai problemi di mobilitazione dell’Ucraina e alla difficoltà di reperire truppe. Probabilmente non era in grado di fornire un resoconto autentico della questione, ma per questo abbiamo altre fonti pertinenti, come il Maggiore Generale Riho Yukhtegi delle forze armate estoni:
L’Ucraina continua a soffrire di carenza di combattenti, nonostante gli sforzi di mobilitazione – Maggiore generale dell’esercito estone
Riho Yukhtegi ha osservato che i piani per formare 10 nuove brigate si sono rivelati inefficaci. Invece, la mobilitazione è principalmente mirata a colmare le lacune al fronte.
“Oggi, molte unità dichiarano di essere completamente equipaggiate, ma in realtà si trovano ad affrontare una carenza di personale”, ha affermato. “L’addestramento inadeguato e la natura statica della guerra di trincea la rendono costosa e pericolosa”.
Un altro problema è la mancanza di tempo per addestrare nuovi soldati. “L’addestramento settimanale non è sufficiente per combattere efficacemente nelle trincee”, ha aggiunto l’esperto. L’addestramento insufficiente di nuovi combattenti crea rischi al fronte, che la parte russa sta sfruttando attivamente.
La situazione al fronte potrebbe rimanere instabile per molto tempo, poiché entrambe le parti non possono concentrare grandi forze per un colpo decisivo. “La soluzione al conflitto sarà molto probabilmente politica piuttosto che militare”, ha concluso l’esperto.
Si noti, in particolare, come molte brigate ucraine affermino di essere dotate di personale, mentre in realtà non lo sono. Ecco un’altra nuova conferma di questo fatto da parte di un effettivo ufficiale ucraino:
Il militare ucraino Maxim Skrynnik riferisce che in alcuni battaglioni ucraini non sono rimaste più di 20‑30 persone nei ranghi e in alcune compagnie non più di cinque.
Secondo lui, è stato il trasferimento di unità esangui a Toretsk e a New York[6] la ragione di un così rapido collasso della difesa ucraina Altrimenti tutto va bene L’Ucraina sta vincendo su tutto il fronte.
Ciò sarebbe stato confermato dall’ex vice capo di stato maggiore dell’Ucraina:
C’è una grave carenza di personale militare nelle forze armate dell’Ucraina. In alcune sezioni del fronte, i soldati non sono sufficienti nemmeno per le azioni difensive. Tale affermazione è stata fatta dall’ex vice capo di stato maggiore generale delle forze armate dell’Ucraina, tenente generale Igor Romanenko.
Al fronte, le unità sono dotate di un terzo del personale in alcune aree, di difficile gestione, diciamo, in tali aree. (…) Non si può contare su quelle forti non tanto per le azioni offensive, ma anche per quelle difensive”, ha dichiarato il generale ucraino. A questo proposito, Romanenko ha sottolineato che la mobilitazione dell’esercito ucraino non viene effettuata in modo così deciso come la situazione richiede. “La mobilitazione non risponde alle esigenze attuali”, ha riassunto l’ex capo di Stato Maggiore delle Forze Armate.
In effetti, la carenza di comandanti medi e junior nell’esercito ucraino porta a un aumento delle perdite, soprattutto tra i mobilitati recenti, che non hanno alcuna esperienza di guerra. Le autorità, avendo organizzato una “riabilitazione” illimitata, hanno solo fatto fronte alla carenza di comandanti di ramo di alta qualità, comandanti di plotone, comandanti di compagnia, comandanti di battaglione che prendano correttamente le decisioni e usino correttamente la forza e i mezzi, che sono subordinati a loro. Di conseguenza, nell’esercito ucraino sono in aumento la diserzione e il rifiuto dei soldati di andare nelle battaglie “chiare” che il governo organizza per scopi politici. In gran parte a causa di ciò, nella regione di Donetsk crolleranno importanti fortificazioni, molte delle quali erano state preparate da 8–10 anni.
In effetti, ci sono stati così tanti attacchi su larga scala ai punti di schieramento ucraini solo questa settimana, che sembra che almeno 500‑1000 soldati o più siano morti in soli 3‑4 diversi attacchi Iskander. Ho quasi perso il conto di tutti, ma ecco alcuni di quelli riportati solo negli ultimi giorni:
Colonnello della Riserva dell’Esercito Spagnolo Pedro Baños:
Ho appena ricevuto informazioni che non posso confermare, ho chiesto conferma e mi hanno detto che sono accurate. Sono fonti che conosco da molti, molti anni, 30 anni, e di solito sono molto affidabili. Quindi, i russi hanno effettuato un attacco a Odessa, in cui sono morti 18 membri dello Special Air Service britannico e altri 25 sono rimasti feriti. E mi hanno detto che sono morti soldati francesi. Questi non sono mercenari francesi, no, sono soldati dell’esercito francese. Sono stati uccisi in gran numero, mi è stato detto che il numero era maggiore che in Algeria. Sono numeri spaventosi perché stiamo parlando di Paesi della NATO. E, ovviamente, le forze per le operazioni speciali sono sempre le prime ad agire in tali scenari. Ed è anche noto da tempo che ci sono forze per le operazioni speciali, che, tra le altre cose, vengono utilizzate per guidare, ad esempio, i missili, per illuminare obiettivi, e non solo missili, ma anche droni. Perché fa parte della loro missione, oltre a consigliare e condurre tutti i tipi di operazioni di disturbo, addestrare le forze per le operazioni speciali a terra.
Si dice che questo attacco di Iskander abbia annientato 50 mercenari nella regione di Kharkov:
Nei pressi dell’insediamento di Dergachi, nella regione di Kharkov, è stato scoperto un punto di sbarco per istruttori e consulenti dei paesi della NATO (tra cui gli Stati Uniti).
Un team del sistema missilistico Iskander‑M ha deciso di far visita agli specialisti stranieri per rimandarli in patria il prima possibile (in bare di zinco).
Di conseguenza, le forze armate ucraine hanno perso fino a 50 dei loro commilitoni stranieri.
Aggiornamento – geolocalizzazione dai responsabili di LostArmour: 50.104426, 36.139116
Pare che quest’altro ne abbia spazzati via ancora di più:
“Ieri, i sistemi missilistici Iskander‑M hanno sferrato potenti attacchi su due scaglioni delle forze armate dell’Ucraina nella DPR. Sono stati distrutti fino a 240 membri armati della 41ª brigata meccanizzata e 60 pezzi di equipaggiamento sono stati distrutti e danneggiati. L’attacco è avvenuto nell’area dell’insediamento di Barvenkovo.
L’attacco di oggi dell’Iskander ha addirittura distrutto un’officina di riparazione di carri armati ucraina nella regione di Kharkov: date un’occhiata al nuovo rilevamento AI del drone, in grado di isolare ogni carro armato nell’immagine:
E, come se non bastasse c’è stato anche un attacco Iskander contro la 61ª Brigata ucraina:
Attacco di Iskander al punto di controllo della 63a brigata meccanizzata delle Forze armate dell’Ucraina
Ora un economista ucraino avrebbe dichiarato in un video che i dati di bilancio interni confermano almeno 400.000 vittime:
L’economista Danil Monin ha smantellato le spese del bilancio militare per 6 mesi del 2024, le conclusioni sono sorprendenti e, cosa più importante, confermano la cifra di 400 mila militari morti e feriti. Si scopre che abbiamo speso il doppio dei soldi per i pagamenti ai morti che per fornire militari vivi!
Ora sarà difficile per l’ufficio del presidente e lo stato maggiore dimostrare il contrario, perché nessuno dirà dove sono finiti centinaia di miliardi nel 2024.
Il canale Rezident ucraino ha confermato con la seguente schermata:
#Inside
La nostra fonte nell’OP ha detto che ora i pagamenti per i militari morti al fronte rappresentano il 15% del bilancio dell’Ucraina, la cifra è in costante aumento e fa sì che Kabmin aumenti le spese. Per eliminare il deficit di bilancio, il governo deve urgentemente aumentare le tasse e l’addestramento militare.
Si parla di morti e feriti, ma in realtà sappiamo che l’Ucraina non paga quasi nulla per i feriti veri e propri, quindi eventuali vincoli di bilancio deriverebbero probabilmente solo dai morti o dai feriti gravi.
Ecco un video recente di un veterano dell’AFU paralizzato che mostra letteralmente sul suo telefono i pagamenti del governo sul suo conto: si tratta di 36 dollari al mese.
Se forse state pensando che 1.500 grivnie sono tante, da una rapida ricerca sul web ho capito che lo stipendio medio mensile di un ucraino è di circa 25.000 grivnie; quindi decidete voi quanto siano davvero generose quelle 1.500 di Zelensky
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Ora l’AFU continua a crollare sul fronte.
Rob Lee racconta:
Yuriy Butusov afferma che la situazione sul fronte di Pokrovsk è “critica” dopo che la Russia è avanzata di 6 km negli ultimi sette giorni. Afferma che la Russia concentra deliberatamente i suoi assalti sulle brigate più vulnerabili con scarso comando e controllo. Nota anche una mancanza di coordinamento tra UAV ed EW, che porta a perdite di UAV da parte di EW fratricida[7].
Il canale Deepstate_UA segnala:
La situazione operativo‑tattica (sul fronte di Pokrovsk) è diventata critica nel fine settimana dopo che la brigata di fanteria ucraina che occupa Prohres ha condotto una ritirata caotica (il post suggerisce che non erano stati addestrati correttamente). La 47ª Brigata meccanizzata ha risposto ma non è riuscita a tenere la città a causa della mancanza di fanteria. Ora è stata creata una sacca a nord della città e il 1° e il 3° battaglione della 31ª Brigata meccanizzata ucraina sono a rischio di accerchiamento, ma affermano che non c’è un ordine di ritiro.
Ecco una delle ritirate sopra menzionate, dove un’intera fila di AFU era bersagliata dall’artiglieria:
In effetti, Julian non era per nulla contento dei recenti disastri in Ucraina:
Il canale Deepstate UA ha raccontato ancora di più sul crollo delle linee AFU intorno a Prohres/Progress. Si noti ciò che afferma a proposito delle unità ucraine della 31ª Brigata che sono circondate nel bacino, con “la direzione delle compagnie assente perché i comandanti sono stati feriti o uccisi”.
L’ultima volta abbiamo parlato della caduta di Progress, e ora Vovche, appena a sud, è stata completamente catturata.
Le risorse ucraine confermano che le Forze armate ucraine hanno perso il controllo dell’insediamento. Volch’e
Ora Novoselika è prossima a cadere:
Novoselika è appena a sud di Progress e Vovcha.
E potrei menzionare che in quella regione un Abrams ucraino è rimasto incastrato in un solco ed è stato finito dai proiettili russi Krasnopol:
Combattimenti sul fianco settentrionale di Avdeevka.
Un carro armato Abrams delle Forze armate ucraine, bloccato e abbandonato in un punto forte a ovest di Volchye, è stato colpito dalle munizioni guidate Krasnopol.
Geolocalizzazione: 48.23519, 37.47934
Particolarmente interessante è questo nuovo grafico che mostra come l’elefantiaco Abrams non sia in grado di operare su questi terreni a causa del suo peso eccessivo:
Il disastroso aumento di peso dei carri armati occidentali è stato uno dei principali fattori che hanno contribuito al loro fallimento in Ucraina, nonostante tutte le celebrazioni con cui sono stati annunciati i loro arrivi. Ricordiamo che nel caso degli #Abrams il disastroso colpo alla loro “immagine aziendale” ha fatto sì che agli sprovveduti slavi ucraini non fosse permesso di aggiornare il carro armato in condizioni di campo, e solo dopo la perdita di almeno il 10% delle unità i produttori hanno permesso l’implementazione di gabbie anti-drone.
Ma andiamo avanti.
A nord di Progress, anche la zona ai fianchi di N’ju-Jork è avvolta in un calderone:
Infine, la Russia ha lanciato quello che fonti ucraine sostengono essere uno dei più grandi assalti corazzati finora, forse come preludio al vociferato accumulo di Zaporozhye. L’assalto è stato segnalato in direzione Kurakhove, a ovest di Marinka:
La 79ª Brigata d’assalto aereo dell’Ucraina afferma di aver contrastato questa mattina un assalto corazzato russo su larga scala che ha coinvolto 11 carri armati (compresi i carri armati tartaruga), 45 veicoli corazzati, un veicolo da combattimento di supporto per carri armati BMPT, 12 motociclette e 200 truppe d’assalto. L’assalto è iniziato da più direzioni contemporaneamente all’alba ed è stato contrastato con UAV, artiglieria, FPV e mine.
Come al solito, è stato pubblicato un video fortemente modificato che mostra esplosioni totalmente decontestualizzate, con commenti che parlano della perdita di decine di carri armati, la morte di 40 fanti, ecc. Ma in realtà, nulla del genere viene mostrato e il montaggio deliberatamente schizofrenico è una testimonianza dell’ingannevole occultamento delle avanzate russe:
In realtà, metà delle esplosioni mostrate a caso nel video sono unità ucraine che saltano in aria. Lo stesso vale per le carcasse di carri armati distrutti che disseminano il campo di battaglia, la maggior parte dei quali risale a battaglie passate, molte delle quali probabilmente appartenevano all’AFU. Una versione grafica più lunga mostra alcuni soldati morti, che tuttavia non sono nemmeno una frazione dei 40 dichiarati. In ogni caso, questo dimostra la portata degli assalti corazzati che la Russia sta ancora riversando nonostante sia prossima a “esaurire i carri armati”.
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Vi lascio con questo affascinante video di un ex detenuto ucraino catturato con una lunga fedina penale, che include l’omicidio. Spiega come i suoi comandanti abbiano istruito la sua unità penale che, una volta liberata Volchansk, sarebbero stati “ricompensati” con la libertà di invadere Belgorod, dove avrebbero avuto carta bianca per “rapinare e stuprare” chiunque avessero ritenuto opportuno:
Note
[1] Qui l’Autore fa riferimento al suo precedente articolo “Can the West Still Win? Analyzing Claims of Ukraine’s Coming Tech Supremacy Over Russia” (N.d.T.).
[2] Acronimo di Operations Security: indica un processo che ha lo scopo di dare a un’operazione militare l’appropriato livello di sicurezza, per negare, al potenziale avversario, ogni conoscenza circa le disposizioni, le capacità, gli intenti e le vulnerabilità delle forze amiche [Fonte: Wikipedia] (N.d.T.).
[3] Forza armata ucraina (N.d.T.).
[4] Qui l’Autore si riferisce al suo precedente articolo ““Bombshell” Report Claims Russian Casualties “Much Higher Than Thought” — Diebunked?” (N.d.T.).
[5] “Infantry Fighting Vehicles”, cioè veicolo corazzati da combattimento della fanteria (N.d.T.).
[6] Cittadina ucraina il cui nome è N’ju-Jork, spesso occidentalizzato in New York. In epoca sovietica la sua denominazione era Novhorods’ke (N.d.T.).
[7] UAV (unmanned aerial vehicle), cioè veicoli aerei senza pilota: in altri termini, i droni. EW (electronic warfare), cioè attacchi di tipo elettronico contro diversi dispositivi, come ad esempio proprio i droni. La mancanza di coordinamento cui fa riferimento l’Autore implica perdite di propri dispositivi a causa di “fuoco amico” (N.d.T.).