Intendiamo commemorare la Festa dei Lavoratori, pubblicando il discorso che Lenin tenne il 1° maggio 1919 in occasione dell’inaugurazione del monumento intitolato a Stepan Razin, rivoluzionario russo del XVII secolo.
Buona lettura.
La redazione
1° maggio 1919
Discorso per l’inaugurazione del monumento a Stepan Razin sul luogo del suo supplizio
V.I. Lenin
(Applausi fragorosi.) Oggi, compagni, festeggiamo il 1° maggio con i proletari di tutto il mondo, impazienti di abbattere il capitale.
Questo luogo dove sorgeva il patibolo ci ricorda come per secoli e quanto duramente hanno sofferto le masse lavoratrici sotto il giogo degli oppressori, perché il potere del capitale non ha mai potuto reggersi se non con la violenza e l’oltraggio, che anche in passato suscitavano l’indignazione. Questo monumento raffigura un rappresentante delle masse contadine in rivolta, che in questo luogo perse la vita nella lotta per la libertà. Molti sacrifici hanno sopportato i rivoluzionari russi nella lotta contro il capitale. Sono periti i migliori rappresentanti del proletariato e dei contadini, combattenti per la libertà, ma non per la libertà che propone il capitale, una libertà con le banche, le fabbriche e le aziende private, con la speculazione.
Abbasso questa libertà; a noi occorre una libertà reale, che sarà possibile quando i membri della società saranno soltanto dei lavoratori.
Ci vorrà molto lavoro, ci vorranno molti sacrifici per conquistare questa libertà. E noi faremo tutto per questo grande scopo, per la realizzazione del socialismo. (Applausi fragorosi.)
(1° maggio 1919)